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By Business International Events
The podcast currently has 27 episodes available.
In un mondo del lavoro nel quale l’intelligenza artificiale sta rivoluzionando dinamiche e
processi, a tal punto che, secondo una recente ricerca Ipsos, l’87% dei professionisti italiani ritiene che l’IA trasformerà significativamente il modo in cui funziona l’azienda in cui opera e il 43% si dice disposto a seguire un corso di aggiornamento per acquisire nuove e necessarie competenze digitali, risulta chiaro come il comparto della formazione diventi sempre più strategico e sia anche chiamato a trasformare la logica lavorativa da "workfare" a "learnfare". Un’evoluzione che, in Italia, non è ancora a pieno regime, ma che offre già spunti di miglioramento con una quota di imprese con almeno 6 addetti che ha investito nel 2021
nell’aggiornamento e nello sviluppo delle conoscenze del proprio personale che è stata pari al 60,3% - come indicato dalla IV edizione dell’Indagine INDACO-Imprese (rilevazione campionaria svolta da INAPP che ha coinvolto oltre 20mila aziende) che conferma come la propensione a realizzare interventi formativi cresca all’aumentare della dimensione aziendale e sia tendenzialmente più ridotta nelle regioni meridionali e insulari. Il tasso di incidenza delle imprese formatrici (sul totale delle imprese italiane) è infatti pari al 50,2% fra le microimprese e sale al 66% fra le piccole imprese, all’83,4% fra le medie fino al 92,8% fra le grandi imprese. Il divario territoriale Nord-Sud rimane però importante con circa 10 punti percentuali.
Una tendenza che evidenzia anche un miglioramento notevole del posizionamento dell’Italia nella formazione continua delle imprese. Il quale, pur rimanendo a livello intermedio e non arrivando alle eccellenze dei paesi scandinavi, in Europa occupava nel 2020 la quindicesima posizione per la percentuale di imprese con 10 addetti e oltre che forniscono formazione ai propri dipendenti, con un valore del 68,9% (in un range che va dal 17,5% della Romania al 96,8% della Lettonia) e con un guadagno di ben sette posizioni rispetto a cinque anni prima: nel
ranking UE28 l’Italia occupava, infatti, la ventiduesima posizione nel 2015
(60,2%).
Qual è però oggi il reale stato dell’arte di questo mercato e come si stanno muovendo enti formatori, istituzioni, università e imprese per guardare davvero in maniera propositiva a quel presente esteso che chiamiamo futuro?
Ne abbiamo parlato approfonditamente, nel corso di questa puntata, insieme a numerosi esperti, come Kevin Giorgis e Stefano Marchese di EFI - Ecosistema Formazione Italia, Roberto Angotti di INAPP, Nicola
Neri di Ipsos Italia, Damiano Previtali del Ministero dell’Istruzione e del
Merito, i professori Claudio Rorato e Luca Gastaldi del Politecnico di Milano, Mauro
Meda di ASFOR, Egidio Sangue di Fonditalia, Nicola Minelli di Confimprese e
Servizi, Italo Piroddi di Aruba e Guido Stratta dell’Accademia della Gentilezza,
che abbiamo avuto l’opportunità di incontrare nel corso della prima edizione
dell’Innovation Training Summit, organizzato a Roma da EFI – Ecosistema
Formazione Italia.
Mentre il Green Deal europeo sta lentamente prendendo forma, affrontando numerosi ostacoli politici e anche rischi imprevisti, soprattutto sotto un profilo economico e degli investimenti, secondo i dati della ricerca “Sostenibilità e innovazione: dalla visione all’azione”, realizzata da Impronta Etica con il contributo di Sustainability Makers, in Italia la sostenibilità è sempre più centrale per il mondo del business.
Il 79,3% delle aziende nella nostra penisola ha intrapreso percorsi di innovazione e cambiamento, focalizzandosi sul miglioramento dell’impatto sociale e ambientale delle proprie attività. Il 51,1% ha al suo interno gruppi di lavoro impegnati nell’innovazione sostenibile. Mentre, il 53,3% ha destinato un budget specifico ad attività sostenibili. Dati questi che fanno ben sperare, anche se, come sottolinea l’ultima analisi proposta da Cerved sul tema, l’Italia ha ancora molta strada da fare in questo senso, posizionandosi, rispetto alle altre nazioni del Vecchio Continente, come ultima sotto il profilo dello sviluppo economico legato alla sostenibilità, 15esima nella classifica generale e 9* sotto il profilo della sicurezza ambientale.
Qual è allora il vero stato dell’arte della sostenibilità italiana? Ne abbiamo parlato in questo speciale dedicato al tema insieme al Ministro dell’ambiente e sicurezza, Gilberto Pichetto Fratin, Monica Mantovani, Client Officer di Ipsos e Alessandro Foti di AIAS – Associazione Italiana Ambiente e Sicurezza, che abbiamo avuto modo di incontrare nel corso dell’ultima edizione dell’Innovation Training Summit di Roma, organizzato da EFI – Ecosistema Formazione Italia.
Secondo gli analisti internazionali di MarketsandMarkets, il mercato globale dell’industrial robotics ha raggiunto i 17 miliardi di dollari nel 2023 e potrebbe superare i 32.5 miliardi di dollari nel 2028, con un tasso di crescita anno su anno del 13.8%. La crescente domanda di robot collaborativi in differenti settori, e l’aumento dell’adozione di sistemi di industry 4.0 e di algoritmi di intelligenza artificiale, sono tra i principali fattori che stanno contribuendo allo sviluppo del settore. A tal punto che se guardiamo nello specifico al mercato dei robot collaborativi, notiamo come secondo gli esperti il mercato nel 2024 potrebbe raggiungere gli 1.9 miliardi di dollari a livello globale e nel 2030 potrebbe superare gli 11.8 miliardi di dollari con un tasso di crescita composito annuo del 35.2%. Cifre che portano i ricercatori a dire che questo sarà l’anno della robotica avanzata e dell’automazione per il mondo dell’industria.
Quali sono però i passi giusti da compiere per approcciare e gestire questa innovazione nel modo giusto? Ne abbiamo parlato insieme ad Alessandro Piscioneri, Global Head of Product and Solution Management di Comau, in questo nuovo episodio di "Question from the Club".
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Secondo una recente ricerca di Boston Consulting Group, quando chi fa parte di un’organizzazione si sente sicuro di potersi esprimere liberamente, di assumersi rischi senza timore di essere giudicato o criticato, di ammettere i propri errori, mostrandosi autentico, si trova in una condizione di sicurezza psicologica che ha conseguenze positive sulla capacità innovativa aziendale e le performance finanziarie, oltre che lo sviluppo di ambienti di lavoro equi, giusti, inclusivi e, quindi, felici.
Quali sono, però, i passi fondamentali da considerare e da compiere per mettere in pratica una #happiness strategy di successo? Ne abbiamo parlato, in questo nuovo episodio di #QuestionfromtheClub, insieme a Marco Piantanida, amministratore delegato di HARIBO Italia.
Gli ultimi dati del Circularity Gap Report 2024 hanno evidenziato un deciso cambio di passo nell’awareness relativa all’importanza di sostenibilità ed economia circolare per il comparto industriale globale. Secondo l’analisi, infatti, ormai questi temi sono diventati veri e propri megatrend con un aumento dei dibattiti online e offline e degli articoli dedicati a questi argomenti pari al 300% negli ultimi 5 anni. Nonostante questo, però, la circolarità dei materiali utilizzati per la realizzazione di prodotti a livello globale è diminuita del 21% nello stesso periodo preso in considerazione, passando da un consumo di materie secondarie del 9.2% nel 2018 al 7.2% nel 2023. Mentre, il consumo generale di materie aumenta a dismisura. Basti pensare che solo negli ultimi 5 anni la popolazione mondiale ha utilizzato oltre 500 gigatoni di materie, pari al 28% di tutto il consumo prodotto dall’umanità dall’inizio del ‘900.
Se, però, l’aumento di consapevolezza, conversazioni e contenuti a favore della sostenibilità non basta a invertire la rotta culturale dell’economia moderna, di cosa c’è bisogno oggi concretamente per gestire la situazione nel migliore dei modi? In questo nuovo episodio di #QuestionfromtheClub, abbiamo cercato di rispondere a questa domanda insieme a Marco Taisch, Presidente MICS e Professore al Politecnico di Milano, Bianca Maria Colosimo, Presidente Comitato Tecnico Scientifico di MICS, Daria Battini, Professoressa dell'Università di Padova e Leader dello Spoke 8 di MICS, Fabrizio Cobis, Dirigente Ministero dell’Università e della Ricerca (MiUR), Domenico Ricchiuti, COO di Natuzzi. Tutti esperti del MICS - Made in Italy Circolare e Sostenibile, il primo Partenariato Esteso, supportato dai fondi del PNRR, che promuovono lo sviluppo di nuove sinergie tra Governo, università, istituti di ricerca e aziende, al fine di generare progetti di valore sostenibile, utili a tutto il sistema Paese.
Secondo una recente ricerca di BeDisruptive dal titolo “Cybersecurity nel 2024: analisi e tendenze”, il mercato della sicurezza informatica a livello globale in Europa nel 2023 ha superato i 32,43 miliardi di dollari ed è previsto che raggiunga gli oltre 57,75 miliardi di dollari entro il 2028, con un tasso di crescita annuo del 12,23%.
Uno scenario, quindi, su cui porre grande attenzione e che conoscerà sviluppi repentini e spesso imprevisti che abbiamo cercato di analizzare e capire meglio in questo nuovo episodio del podcast “Question from the Club” attraverso uno speciale dedicato proprio al mondo della Cybersecurity che riunisce al suo interno il punto di vista di alcuni dei principali player del settore a livello globale grazie alle interviste con Paolo Ardemagni, VP Southern Europe, Middle-East and Africa di SentinelOne, Andrea Castellano, Country Leader Cybersecurity di Cisco Italia, Aldo Di Mattia, Senior Manager Systems Engineering di Fortinet Italia, Marco Catino, Sales Engineering Manager di ZScaler Italia, Bruno Cordioli, CEO di Muscope Cybersecurity, e Stefan Uygur, CEO e co-founder di 4Securitas, realizzate nel corso dell’ultima edizione del Cyber Tech Europe, tenutasi a Roma durante lo scorso autunno.
"La sostenibilità non è un punto di arrivo ma un processo che richiede di rivedere continuamente i propri flussi produttivi e di gestione dell’impresa". Lara Ponti, Amministratrice Delegata di Ponti SpA, intervistata a latere del suo intervento al CPO Summit 2022, nel corso di #BusinessLeaders Summit (13-17.06), spiega cosa significhi rendere sostenibile il business di un'impresa.
Scopriamo insieme il punto di vista della manager, aspettando l'edizione autunnale del #BusinessLeaders Summit che si terrà a Roma tra il 21 novembre e l'1 dicembre 2022.
"La competenza più importante per approcciare il metaverso è: l’Umanità". In questa nuova puntata di Question from the Club, registrata il 12 aprile 2022, a margine dei talk realizzati da #BusinessInternational – Fiera Milano all’interno degli spazi della BIT – Borsa Internazionale del Turismo, Giulia Ferrari, Corporate Strategy Coordination Manager di Balich Wonder Studio, spiega cos’è il metaverso e quali sono le sue potenzialità per il mondo del business, del turismo e dei creatori di esperienze.
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"Se fino a qualche tempo fa la sostenibilità era una questione di reputation e comunicazione, oggi invece è un tema di strategia di business per la crescita dell'impresa". A Re-Inventing Finance (1 dicembre 2021), nel corso di Business Leaders, Riccardo Tiscini, professore di Economia Aziendale presso l'Università Mercatorum e docente dell'Università LUISS Guido Carli, presenta e commenta la rcerca ”ESG e finanza di impresa: a che punto siamo?”, realizzata da Business International in collaborazione con CCH®Tagetik expert solution di Wolters Kluwer per parlare di come i nuovi modelli di Environmental Social and Governance stiano cambiando le dinamiche e le visioni della finanza d'impresa.
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"L'Italia deve continuare a lavorare in prima linea per dare valore alle scelte di sostenibilità e promozione dei diritti umani per poter guardare a un futuro sempre più di successo"..
Al Supply Chain & Procurement Summit, in #BusinessLeaders, il Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, Benedetto Della Vedova, parla dell'importanza di puntare sulla sostenibilità, la protezione e la pomozione dei diritti umani, sia per le politiche nazionali, sia per l'economia del nostro Paese.
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