Una megalopoli marcia.
Un vigilante mascherato.
La triste mietitrice.
Un incontro inquietante.

Questo podcast racconta cosa è accaduto sull'isola della Libertà dopo "Cinghiali con le ali" (se vi siete persi i due audio-racconti dedicati, recuperateli subito!).
E' ambientato due anni dopo "Cinghiali con le ali".
Torna Turo "U Caccia", ci sono nuovi personaggi... e i cinghiali diventano finalmente protagoniti!

Scopriamo qualcosa di più sulla vita del protagonista, Zeno.
E sul futuro che, forse, ci aspetta...
Pervasivo, allucinato e inquietante...
Venite a scoprire il finale a sorpresa!

Un futuro lontano. O forse terribilmente vicino.
Pervasivo, allucinato e inquietante...
Venite a scoprirlo...

Si conclude questa favola di inzio anno con il protagonista, Arturo, che non sa più cosa fare.
I cinghiali diventano una vera e propria "piaga".
L'isola di questo racconto... è proprio un'isola di "libertà", non nel senso più nobile... dove spesso vince l'egoismo.

Questa è la storia di un valente cacciatore dell'isola della Libertà che chiese in regalo a Babbo Natale una mandria di cinghiali per poterli cacciare in loco… e fu accontentato! E, incredibile, i cinghiali arrivarono volando. Eh sì! Con le ali! Cinghiali volanti!
E cominciarono a riprodursi a rotta di collo, causando problemi a non finire.
Non ci credete?! Ora vi racconterò tutto...

E’ mai possibile che qualcuno, qualcuno di molto importante, possa all’improvviso scomparire non solo fisicamente ma, addirittura, dalla mente di coloro che lo hanno conosciuto? Che un’intera isoletta se lo possa dimenticare?
Questa... è una di quelle storie.

Giudice, giuria,esecutore. Senza alcuna pietà.
Boia è questo e altro ed appartiene alla notte più buia.
Nessun criminale può essere al sicuro.
Nessuno può farla franca...

Seconda e ultima parte.

Retribuzione. Giustizia o vendetta?
Antico o Nuovo Testamento?
Giudice, giuria,esecutore senza alcuna pietà.
Boia è questo e altro ed appartiene alla notte più buia.
Nessun criminale può essere al sicuro.
Nessuno può farla franca...

Prima parte

Questo Podcast, "Il padre che parla", è dedicato a mio babbo.
Nasceva il 17 ottobre del 1923 e mi lasciava nel 2019. Manca profondissimamente e, talvolta, in modo lacerante.
Questa è una narrazione, perlopiù, di fantasia.
Un racconto "onirico".
E, in definitiva, una speranza del cuore.