Animali a passeggio, acque limpide e cristalline, città deserte. Lo "sguardo" di bambini e bambine delle classi 1^ delle scuole primarie di Riparbella e Castellina diventa vera e propria poesia, nel racconto di una natura che torna a "vivere".

Se gli animali e le piante potessero parlare, quel sarebbe il loro pensiero sul Coronavirus? Gli alunni delle classi 2^ e 3^ della scuola primaria di Castellina li hanno intervistati per noi.

Se gli animali e le piante potessero parlare, quel sarebbe il loro pensiero sul Coronavirus? Gli alunni delle classi 2^ e 3^ della scuola primaria di Castellina li hanno intervistati per noi.

Una storia "fantastica" recitata con le voci della scuola del'Infanzia Il Fiorino e scritta da Vittorio Cotronei. Per imparare che la gentilezza è un'arma vincente...

Gli alunni della classe 3^ della scuola primaria di Riparbella omaggiano la figura di Luis Sepulveda, scomparso a causa del Covid-19. All'uomo che ha lottato in difesa dell'ambiente e della natura.

Che cosa è successo all'uomo (e alla natura) durante il periodo del lockdown? Le voci della classe 4^ della scuola primaria di Riparbella provano a raccontarcelo con un TG stra-ordinario.

Un rap "fantastico" per ringraziare chi ha speso la propria vita a favore degli altri. E per ricordarci che il volontariato è uno stile di vita. A cura degli alunni della classe 4^ della scuola primaria di Castellina M.

Se le nostre mani potessero parlare che cosa direbbero? Se le mani stanche, ferite, addormentate di questo periodo potessero parlare..chi vorrebbero ringraziare? A cura degli alunni della classe 5^ della scuola primaria di Castellina M.

Voci, armonie, bambini, bambine e adulti si "mescolano" tra loro per raccontarci cosa è successo durante la quarantena causata dal Coronavirus. A cura degli alunni della classe 5^ della scuola primaria di Riparbella (e di qualche adulto).

Avete mai ascoltato le parole di una rondine? E quelle di una quercia? La classe 2^ della scuola primaria di Riparbella ci fa sentire il "suono dolce" delle loro parole, nel tempo del lockdown causato dal Coronavirus.