Avere sempre davanti, con grande serenità, la prospettiva di “sorella morte” (san Francesco), fa parte di quella riflessione sui novissimi, mai sufficientemente compiuta, anzi, spesso dimenticata, nonostante la sua centralità nella fede cattolica. Riflettendoci si capirà che la morte non è per il fedele qualcosa di tragico o irreparabile, bensì la soglia di una realtà migliore e definitiva.