Perdersi, quante volte ci è capitato? Arianna si è persa inseguendo un sogno, una relazione e una vita che, alla fine, ha scoperto non appartenerle. Da Genova, a Londra fino a Johannesburg per ritrovarsi a non sapere quale fosse il suo posto nel mondo.
La bussola per lei è stato il taccuino di suo bisnonno Daniele Tatta che nel 1905 montò in sella a una bicicletta e, in meno di dodici giorni, coprì la tratta Roma-Marsiglia e ritorno. Un sarto di Roma di 27 anni, non sposato, che decise di stabilire un record senza sapere se si trattasse di pura passione ciclistica, o volontà di mettersi in gioco. In questo quaderno, quest’uomo ha raccolto timbri di luoghi che lo hanno ospitato, di dogane, di club, ristoranti a testimonianza che di lì fosse davvero passato. E come un gps analogico, Arianna ha voluto ripercorrere lo stesso tragitto mettendosi lei stessa in sella a una bicicletta, pedalando alla ricerca di quel bisnonno, di quelle radici, di quel senso di libertà e di sé stessa. Un viaggio dentro e fuori da sé sulle tracce di un’avventura che oggi si carica di nuova vita.
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