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Più volte, nelle tante circostanze pubbliche che ancora la impegnano, la senatrice a vita Liliana Segre ha evocato la grande scritta “Indifferenza” che ha voluto fosse incisa all’ingresso del Memoriale della Shoah di Milano. Un monito per ricordare come quella scelta non sia mai l’opzione giusta.
È tornata a farlo nelle scorse ore, in un’occasione particolarmente significativa per le istituzioni italiane: l’intervento della vice prima ministra ucraina Olga Stefanishyna che, in collegamento con la Commissione Diritti umani, Femminicidio e Anti-discriminazioni del Senato, ha posto l’accento sulle molteplici atrocità compiute dall’esercito russo sul suolo ucraino.
Più volte, nelle tante circostanze pubbliche che ancora la impegnano, la senatrice a vita Liliana Segre ha evocato la grande scritta “Indifferenza” che ha voluto fosse incisa all’ingresso del Memoriale della Shoah di Milano. Un monito per ricordare come quella scelta non sia mai l’opzione giusta.
È tornata a farlo nelle scorse ore, in un’occasione particolarmente significativa per le istituzioni italiane: l’intervento della vice prima ministra ucraina Olga Stefanishyna che, in collegamento con la Commissione Diritti umani, Femminicidio e Anti-discriminazioni del Senato, ha posto l’accento sulle molteplici atrocità compiute dall’esercito russo sul suolo ucraino.