Nei giorni scorsi, il presidente Volodymyr Zelens’kyj ha dichiarato che l’Ucraina perderà la guerra contro la Russia qualora il Congresso degli Stati Uniti non sbloccasse il programma di sostegno a Kiev predisposto dall’amministrazione Biden. Ha anche aggiunto con rammarico che «purtroppo, la guerra della Russia contro l’Ucraina è diventata per gli Stati Uniti una questione di politica interna». Simultaneamente, nel quadrante mediorientale, Israele si appresta ad attaccare Rafah, dove sono concentrati oltre 1,3 milioni di palestinesi, dopo aver bersagliato con un raid aereo l’ufficio consolare iraniano a Damasco. Parliamo di tutto questo assieme ad Alberto Bradanini, ex ambasciatore d’Italia a Teheran e Pechino, saggista e presidente del Centro Studi sulla Cina Contemporanea.