Ci troviamo in una congiuntura particolare, tutte le polveriere sparse nel mondo sembrano pronte a esplodere nello stesso momento: Ucraina, Siria, Georgia, Israele… Su tutto pesa l’ombra degli Stati Uniti, spettatore più o meno attivo di catastrofi annunciate: al centro c'è una Europa incapace di dire un no vero e deciso a una pericolosa escalation. Intanto nuove rivoluzioni colorate sulla falsa riga di Maidan incendiano il Vecchio Continente. Notizia dell’ultima ora: in Romania la Corte Costituzionale ha annullato il risultato del primo turno delle elezioni.