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Questi testi esplorano l'ingegneria idraulica romana, concentrandosi sulla costruzione e gestione degli acquedotti, opere maestose che rifornivano le città per vari usi, dalle fontane ai bagni pubblici. Le fonti descrivono la sofisticata tecnologiaimpiegata, inclusi canali sotterranei, archi monumentali, e sistemi per mantenere pendenze costanti e superare dislivelli. Viene evidenziata anche l'amministrazione e la legislazione relative all'acqua, inclusi i regolamenti per l'uso agricolo e le sanzioni per il furto d'acqua. Un'attenzione particolare è dedicata a specifici acquedotti come l'Aqua Appia e il Pont du Gard, sottolineando la loro duratura influenza e la continua ricerca storica su queste infrastrutture essenziali. Infine, gli studi esaminano la più ampia gestione delle risorse idriche, come dighe e argini, rivelando come i Romani dominassero la natura per scopi sia funzionali che di governo del territorio.
By simoQuesti testi esplorano l'ingegneria idraulica romana, concentrandosi sulla costruzione e gestione degli acquedotti, opere maestose che rifornivano le città per vari usi, dalle fontane ai bagni pubblici. Le fonti descrivono la sofisticata tecnologiaimpiegata, inclusi canali sotterranei, archi monumentali, e sistemi per mantenere pendenze costanti e superare dislivelli. Viene evidenziata anche l'amministrazione e la legislazione relative all'acqua, inclusi i regolamenti per l'uso agricolo e le sanzioni per il furto d'acqua. Un'attenzione particolare è dedicata a specifici acquedotti come l'Aqua Appia e il Pont du Gard, sottolineando la loro duratura influenza e la continua ricerca storica su queste infrastrutture essenziali. Infine, gli studi esaminano la più ampia gestione delle risorse idriche, come dighe e argini, rivelando come i Romani dominassero la natura per scopi sia funzionali che di governo del territorio.