Sono poche le figure storiche che hanno ottenuto conquiste più importanti e ignorate di quelle di Raphael Lemkin. Se oggi siamo in grado di descrivere con un solo termine quello che è successo agli ebrei, agli armeni e ad altri popoli che hanno rischiato di scomparire per sempre, lo dobbiamo alla folle determinazione di questo profugo polacco che coniò la parola “genocidio” e ne fu anche vittima: 49 membri della sua famiglia, inclusi sua madre e suo padre, morirono durante la Shoah.
Con una persistenza incredibile, Lemkin dedicò tutta la sua vita affinché le Nazioni unite approvassero la Convenzione sul genocidio. Una crociata ostinata e solitaria contro l’immobilismo dell’establishment internazionale affinché quanto accaduto ai suoi cari non si ripetesse più.
Ospite della puntata: Gabriele Nissim