A quei tempi c’era poco tempo per riposarsi, il lavoro era nei campi e scandito dalle stagioni. Allora non c’erano le potenti macchine di oggi e ogni attrezzo aveva una funzione precisa: la vanga rivoltava la terra, la zappa la livellava e l’aratro preparava i solchi per la semina. In primavera, l’erba veniva tagliata con la falce e, una volta seccata, diventava fieno per il bestiame.