Dall’inizio dell’anno la tensione in Medio Oriente ha subito una vertiginosa escalation, lo scorso 3 gennaio un doppio attentato terroristico uccideva 84 persone durante la commemorazione del generale Qassem Soleimani mentre Israele lanciava un attacco al cuore del Libano uccidendo il numero 2 di Hamas  Saleh al-Arouri. Dopo il fallimento dell’annunciata operazione Prosperity Freedom, il 12 gennaio Usa e Gran Bretagna lanciavano un attacco sulle postazioni degli Houthi in Yemen. E’ invece notizia delle ultime ore che L’Iran ha lanciato un attacco missilistico su una presunta base del Mossad a Erbil, nel Kurdistan Iracheno, e su due basi  del gruppo terroristico Jaish al Adl, in Pakistan, che ha condannato l’attacco e minacciato “serie conseguenze”. Intanto Israele sembra molto lontano dalla vittoria su Hamas a Gaza, nonostante i proclami delle scorse settimane. Per fare chiarezza su uno scenario sempre più teso e complesso Byoblu ha intervistato l’analista geopolitico Giacomo Gabellini.