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Ohel Sarah, il centro comunitario nato in Israele nel nome di Sarah Halimi, ha una grande sfida nel suo orizzonte. Quella, come ha raccontato il figlio Yonathan a Pagine Ebraiche, di “promuovere i valori ebraici tanto cari a mia madre: un luogo in cui incontrarsi, confrontarsi, crescere anche ebraicamente”. Per questa struttura di recente istituzione, nata anche per favorire la piena integrazione degli ebrei di Francia appena emigrati, oggi è stata una giornata di festa. Gioia e commozione hanno infatti caratterizzato l’ingresso nel centro di un Sefer Torah dedicato alla donna parigina il cui atroce delitto a sfondo antisemita, compiuto nel 2017 dal suo vicino di casa islamico, resta ad oggi impunito.
Ohel Sarah, il centro comunitario nato in Israele nel nome di Sarah Halimi, ha una grande sfida nel suo orizzonte. Quella, come ha raccontato il figlio Yonathan a Pagine Ebraiche, di “promuovere i valori ebraici tanto cari a mia madre: un luogo in cui incontrarsi, confrontarsi, crescere anche ebraicamente”. Per questa struttura di recente istituzione, nata anche per favorire la piena integrazione degli ebrei di Francia appena emigrati, oggi è stata una giornata di festa. Gioia e commozione hanno infatti caratterizzato l’ingresso nel centro di un Sefer Torah dedicato alla donna parigina il cui atroce delitto a sfondo antisemita, compiuto nel 2017 dal suo vicino di casa islamico, resta ad oggi impunito.