Immaginate Cleopatra non solo come regina d’Egitto, ma anche come donna di scienza… con un laboratorio decisamente poco etico. Dopo la sconfitta di Azio, quando capisce che il suo destino è segnato, secondo Plutarco inizia a raccogliere veleni di ogni tipo, per scoprire quale fosse il metodo più rapido e, soprattutto, meno doloroso per lasciare questo mondo. Non fa esperimenti teorici, ma dei test pratici e piuttosto crudeli. Ogni giorno un nuovo veleno, un nuovo prigioniero, mentre ne osserva gli effetti. Gli storici, però, discutono se questi esperimenti siano mai avvenuti davvero o se siano frutto della propaganda di Ottaviano, che aveva tutto l’interesse a presentare Cleopatra come una sovrana crudele, erede delle pratiche più contestate della medicina alessandrina, famosa per le vivisezioni sui condannati...Una storia sporca, geniale e senza scrupoli.Approfondimenti:"Cleopatra e gli esperimenti su cavie umane", Gabriele Marasco, Historia: Zeitschrift für Alte Geschichte, 3rd Qtr., 1995, Bd. 44, H. 3 (3rd Qtr., 1995), pp. 317-325https://www.jstor.org/stable/4436382