Boox Palma, Light Phone, Nokia 2780. Impazza la ricerca di uno smartphone un po' meno smart e distraente, tra schermi più piccoli e inchiostro elettronico, tipo Kindle. Tutti vogliono il dumbphone, quindi. O meglio: tutti dicono di volerlo. Ma forse le cose stanno cambiando.

Gli estratti audio vengono dal canale YouTube di Muschio Selvaggio, Light Phone e da uno spot Brondi del 2019.

Perché Donald Trump non sopporta Mark Zuckerberg? C’entrano le elezioni del 2020 e il Covid-19 ma da tempo Zuck sta provando a fare colpo sui trumpiani. Finora, però, è stato tutto invano (anzi, ha solo peggiorato la situazione).

Anche se non avete figli, cugini o nipoti, avrete notato come ormai sono cambiate le abitudini dei più piccoli, spesso "parcheggiati" davanti a qualche schermo. Proviamo ad analizzare una conseguenza industriale di questo fenomeno: per la prima volta da mezzo secolo le nuove generazioni non stanno crescendo guardando i cartoni della Disney. E questo è un bel problema per la Walt Disney Company

Suno e Udio sono due AI musicali, simili a ChatGPT per le canzoni. Basta scrivere una descrizione e le AI realizzano un brano. C'è però un problema: è piuttosto semplice ricreare classici pop e rock, e le principali major discografiche lo hanno notato. E hanno denunciato le due aziende.

Dietro ogni magia c'è un trucco. Anche dietro le più incredibili delle tecnologie moderne c'è un trucco, che sta piano piano venendo fuori. Oggi ci occuperemo di robot che copiano le opere altrui, cioè di quello che, se non ci fossero robot e AI di mezzo, chiameremmo semplicemente plagio.

Nel 2018 Facebook creava una war room di esperti per evitare che la piattaforma diventasse terreno di conquista di bot e campagne di disinformazione. Che fine ha fatto oggi che negli Stati Uniti andiamo verso nuove elezioni presidenziali? A giudicare dal numero di spam, fake news, immagini assurde fatte con l'AI che circolano nel social network, si direbbe che l'azienda non sia proprio prontissima. In questo episodio di Screenshot, il podcast di Pietro Minto, ci occupiamo del Far West di Facebook.

Le macchine vogliono rottamare l'arte, la creatività e le persone creative?