Era il 30 novembre 1641, ovvero l’ultimo anno in cui fu governatore della città, quando il principe Mattias de’ Medici fece affiggere quest’avviso, con le lettere ben in vista sotto lo stemma marmoreo della sua famiglia, all’inizio e alla fine di via Salicotto: “IL SER. PRINCIPE MATTIAS HA PROIBITO CHE NELLA STRADA MAESTRA DI SALICOTTO POSSIO ABITARE MERETRICI PENA DI CATTURA E ARBITRIO. Una decisione drastica dunque, perché evidentemente l’ordine, a chi faceva la vita, di andare a lavorare non in via Salicotto ma nei vicoli di Coda e del Vannello era stato disatteso e gli abitanti del rione erano piuttosto infuriati, tanto da dover ricorrere ‘all’ordine costituito’, una frase che rimanda inevitabilmente a Bocca di Rosa di De Andrè, che proprio di una di quelle cantava. Ma i residenti non riuscirono ad averla vinta: si mise in mezzo la Biccherna, ossia la magistratura finanziaria della repubblica senese, che decise che era “necessario per un buon governo che simili donne vi siano”. Insomma, ancora una volta viene dato per acquisito che la prostituzione fosse necessaria, quello che dirà più di tre secoli dopo un altro toscanaccio, cioè Indro Montanelli.
© Editoriale Programma - Alessandra Artale