ep. 8 st. 2
In questo sonetto delle "Rime", Dante descrive i motivi della vita cavalleresca del suo tempo, nello specifico quello della caccia. Compaiono però, in modo preponderante, seppur con poche parole, i temi della vergogna e del dolore.
Sonar bracchetti, e cacciatori aizzare,
lepri levare, ed isgridar le genti,
e di guinzagli uscir veltri correnti,
per belle piagge volgere e imboccare
assai credo che deggia dilettare
libero core e van d’intendimenti!
Ed io, fra gli amorosi pensamenti,
d’uno sono schernito in tale affare,
e dicemi esto motto per usanza:
"Or ecco leggiadria di gentil core,
per una sì selvaggia dilettanza
lasciar le donne e lor gaia sembianza!".
Allor, temendo non che senta Amore,
prendo vergogna, onde mi ven pesanza.
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Musica "Adrift"by Theo Gerard