Un’intervista sull’emergenza abitativa, sul patrimonio immobiliare e sulla necessità di avere un programma e una visione, con una proposta alternativa all’aumento delle cubature ma che guarda al recupero di tuttto un patrimonio immobiliare presente, soprattutto ma non solo nella Capitale, e che resta spesso inutillizzato.
Le vecchie case popolari, gli immobili ora sfitti, l’obsolescenza di molti immobili che si trovano in aree popolari pianificate negli anni ‘70/‘80, potrebbero essere oggetto di misure fiscali che ne rendano più facile il recupero, di sgravi fiscali, cambi di destinazione d’uso subordinati a un affitto a canoni calmierati. Il tutto per rispondere ai cambiamenti sociali in corso, alle nuove esigenze abitative, al cambiamento di composizione dei nuclei familiari e per togliere dall’abbandono intere aree delle nostre città.