Antonio Porto è già noto al pubblico di Byoblu: in qualità di segretario del Sindacato OSA Polizia si è battuto contro gli obblighi vaccinali e ha denunciato l’aumento delle morti improvvise tra fila delle forze dell’ordine. In questa intervista, però, racconta un’altra storia, una vicenda giudiziaria che lo ha tormentato per anni: la querela da parte di un tossicodipendente che, a partire dal 2003, gli è costata un’ordinanza di custodia cautelare, 18 anni di processo, la sospensione dal servizio e ingenti spese. Una storia che si è conclusa nel febbraio 2021 con l’assoluzione in Corte d’Appello. Sentenza poi confermata dalla Corte di Cassazione. Una storia che, al di là della vicenda personale, rivela le condizioni di incertezza in cui spesso sono costretti ad operare i rappresentati delle forze dell’ordine.