Nel 60 a. C., Crasso, Pompeo e Cesare siglano l'accordo impropriamente noto come primo triumvirato. Si trattò non di una carica istituzionale, bensì di un accordo tra privati, i più potenti cittadini di Roma, per spartirsi il potere nella Repubblica. In particolare, il piano, perfettamente realizzato, prevedeva di controllare l'elezione di Cesare per il consolato del 59. Da questa posizione, il leader dei popolari avrebbe potuto garantire a Crasso i vantaggi fiscali che chiedeva per il proprio impero immobiliare, e avrebbe potuto fare in modo che Pompeo ottenesse l'agognata ratifica delle proprie conquiste in oriente e l'assegnazione delle terre per i veterani. Dal 59. l'accordo, poi prolungato di altri 5 anni nel convegno di Lucca del 56, produsse altri risultati significativi: Cesare si fece assegnare un comando proconsolare sulle Gallie, grazie al quale procedette alla sottomissione dell'intera area compresa fra l'Atlantico, la Manica (con una breve puntata in Britannia) e il Reno; Pompeo ottenne un altrettanto vaso comando sulla Spagna, esercitato però da Roma, dove poteva tenere sotto controllo la situazione; Crasso, infine, il comando per la campagna militare contro i Parti che avrebbe dovuto dargli la gloria militare. Al di sotto dei tre personaggi, però, a Roma infuriavano scontri civili fra popolari cesariani e ottimati pompeiani. Alla morte di Crasso, nella disfatta di Carre del 53, venne a mancare l'equilibrio fra i membri dell'accordo e si arrivò ben presto allo scontro frontale fra Cesare e Pompeo, inaugurato con il famigerato attraversamento in armi del Rubicone da parte di Cesare. Il superamento di questo limite sacro diede il via alle guerre civili. Pompeo e il Senato, spaventati dalla sfolgorante e rapidissima discesa di Cesare dalla Romagna verso Roma, ripararono prima a Brindisi, poi in Epiro. Qui, Cesare, giunto dopo aver sistemato le legioni pompeiane in Spagna, subì una pesante sconfitta nella battaglia di Durazzo ma Pompeo non colse l'occasione per infliggere al nemico un colpo mortale. Nell'agosto del 48, in Tessaglia, nella piana di Farsalo, si combatté la prima battaglia decisiva delle guerre civili, rimasta anche l'ultimo scontro frontale fra Pompeo e Cesare. Con la dimostrazione del proprio genio militare, Cesare inflisse ai pompeiani una sconfitta terribile, ma non decisiva...