Dopo l'assassinio di Domiziano, il Senato coglie al volo l'occasione propizia per riaffermare la propria autorità eleggendo un autorevole membro delle proprie fila, Marco Cocceio Nerva. L'aspetto fondamentale del regno di Nerva è stata l'affermazione del principio dell'adozione del migliore, con conseguente ratifica senatoriale, come meccanismo costituzionale di successione al potere. Questo aspetto caratterizzerà l'intero II secondo secolo fino alla successione di Marco Aurelio. Un secolo meglio conosciuto come "il secolo d'oro" dell'Impero Romano. E Marco Ulpio Traiano, generale di origine spagnola, incarnò, per l'intera tradizione occidentale la figura dell'ottimo principe per antonomasia. Sotto il suo regno, fra il 98 e il 117, l'impero godette di un'epoca estremamente favorevole, da un punto di vista economico, sociale, politico, militare e urbanistico. La lezione sarà dedicata a spiegare la connessione fra la politica estera imperialista con la quale Traiano portò l'impero alla sua massima estensione, e la politica interna, moderata e di sostegno all'economia sia dei ceti medi che dell'aristocrazia. L'oro della Dacia fu fondamentale per sostenere le casse dello Stato e la politica monetaria dell'impero. L'ultima parte della lezione sarà poi dedicata al carteggio tra Plinio il Giovane, allora governatore della Bitinia, e l'imperatore sul problema delle comunità cristiane dell'Asia Minore.