La seconda e la terza guerra sannitica, comprendo l'ultimo scorcio del IV secolo e il primo decennio del successivo, rappresento un vero e proprio punto di svolta per la storia di Roma. L'espansionismo peninsulare si trova infatti messo a dura prova dalla sconfitta di Caudium e dalla conseguente umiliazione dell'intera Repubblica, costretta a subire l'onta della resa dell'esercito e dell'infamante sfilata sotto il giogo delle forche caudine. Nel momento della massima difficoltà però, Roma riesce a riorganizzarsi e rinnovarsi, riprendendo, ad un lustro di distanza, la propria avanzata, questa volta senza più fermarsi. Le successive vittorie, culminate nella famigerata "battaglia delle nazioni" di Sentino, rappresentano infatti, non solamente la vittoria contro il nemico sannita, ma contro la quasi totalità delle popolazione italiche, consegnando, di fatto, a Roma il dominio sull'Italia peninsulare e il trampolino di lancio per la futura espansione mediterranea