Prima di partire per Rimini, Danilo una casa l'aveva. Certamente non la casa dei genitori, o la casa per stare da solo. Un residence a basso prezzo...

- Oi… Io esco.
- Vuoi un premio adesso? - risponde Giampiero, adirato.
- No. Vorrei solo chiederti… Magari ti va se ci scriviamo ogni tanto?

Ore 19.30 circa. Rumore inconfondibile di chiavi, la cella si apre.

Un ragazzo barcolla per via Mincio desolata, trascinando con sé i suoi effetti personali, compresi turbamenti. Ha delle visioni, immagini chiare in testa che lo ossessionano, mentre scola sambuca come se reggesse l'alcool. Danilo sa di non essere abbastanza ed è sempre più convinto che non lo sarà mai.

Compreso che la scuola non è un percorso adatto a tutti, non è più tempo di sperimentare, per qualcuno è ora di scegliere.

Era il primo giorno di scuola e non conosceva nessuno. Sua madre lo convinse a non cambiare classe, gli diceva che era una buona opportunità per conoscere nuove persone e farsi dei nuovi amici.

Giudizio… Il mio passatempo preferito. A un certo punto inizi a chiederti se abbia senso avere una morale.