Il 19 luglio 1992, una Fiat 126 rubata e riempita con 90 chili di Semtex viene fatta esplodere in Mariano D’Amelio 21, a Palermo. Perdono la vita il magistrato Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta. La strage di via D'Amelio segue di appena 56 giorni quella di Capaci in cui era stato ucciso Giovanni Falcone e la sua scorta.
A 32 anni di distanza si può affermare che la volontà di occultare la verità sia stata più forte di quella di accertarla. Byoblu ne ha parlato con l'avvocato ed ex PM Antonio Ingroia, che all'epoca dei fatti era il più stretto collaboratore di Paolo Borsellino ed ha a lungo indagato in sede giudiziaria sul suo assassinio.