C'era una volta un ragazzo di Nottingham che amava il calcio e voleva portarlo in tutta l'Europa: il suo nome era Herbert Kilpin. Nel1899 egli si traferì a Milano e fondò una squadra: "una squadra di diavoli, i cui colori sono il rosso come il fuoco e il nero come la paura che incuterà agli avversari".

L'hanno chiamato in tanti modi: tempio del cabaret, Whisky a Go-go di Milano, Cotton Club dell'intellighenzia milanese; il Derby è stato il simbolo più eloquente della Milano da ridere, molto prima che quella da bere prendesse il sopravvento: la culla di tutti i comici (e non solo) che avete visto al cinema e in tv, di tutto quello che vi ha fatto ridere e che ha costituito il nostro immaginario collettivo dagli anni '60 a oggi.

Il 2020 ci ha fornito una buona occasione per rileggere le opere di Alessandro Manzoni: I promessi sposi ci offrono la possibilità di specchiarci nel comportamento dei nostri antenati, La storia della colonna infame di osservare i suoi spaventosi effetti. Un omaggio di Taccuino Meneghino al nostro Don Lisander, a Giangiacomo Mora e Guglielmo Piazza.

Il premio Nobel Elias Canetti una volta disse:
"NULLA L'UOMO TEME DI PIÙ CHE ESSERE TOCCATO DELL'IGNOTO". Attorno a questo concetto girano i due nuovi episodi del Podcast, dedicati ad un confronto tra il Covid-19 e la Peste che colpì Milano nel 1576 e nel 1630, attraverso le vicende della dominazione spagnola, I promessi sposi, la Storia della Colonna Infame e la mia tragica situazione scolastica ai tempi del liceo, dove di infame c'era solo la mia professoressa d'italiano.

Il Comune di Milano da anni vuole riaprire i navigli. Fermi un attimo...quali navigli??
Come mai Federico Barbarossa dovrebbe starci dannatamente sulle palle e come mai per fermarlo abbiamo creato una "città d'acqua"? Perché Via laghetto si chiama Via LAGHETTO? Perché Leonardo da Vinci dovrebbe abbassare la cresta? Perché Milano nell'Ottocento puzzava come una fogna?? Ne parliamo in questa puntata!

Nonostante la retorica risorgimentale, gli austriaci sono stati fondamentali per lo sviluppo di Milano.
Si potrebbe quasi dire che, senza Maria Teresa e Giuseppe II, la Milano moderna non esisterebbe neppure...