Share Teologia d'asporto
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By Giacobbe Scurto
The podcast currently has 33 episodes available.
In questo mondo così complesso, sempre più persone riescono solo a vedere in bianco e nero. In un mondo tridimensionale, vedono in 2D. Chiuse nel loro bubble filter. Qualche riflessione, perché essere curiosi, farsi domande, è un valore grande. Ps. Chiedo scusa per l'inizio, ma non sono riuscito a trattenermi.
Chiudiamo l'anno con un argomento complesso e spinoso: il fine vita. Senza schieramenti, senza bandiere ma con cuore e mente aperti: l'unico approccio possibile alla bioetica. Buon ascolto. Se vuoi dirmi cosa ne pensi scrivimi su Instagram o Facebook.
Anche per questo Natale: No Jesus, No Party. Esploro il lato festaiolo di Dio e il primo miracolo di Gesù a una festa di matrimonio. Gesù che trasforma l'ordinario in straordinario, come fa con noi ogni giorno. Ascolta il podcast e scopri il vino migliore per la tua vita. 🍇🎙️
Volevo fare una puntata. Poi avevo cambiato idea. Poi invece l'ho fatta. Ma facendola avrei voluto stare fuori dalla questione mediorientale. Non ce l'ho fatta. Volevo essere più lineare. Non sono riuscito a fare neanche questo. Ne è venuta fuori una puntata che è più uno sfogo, un asporto scomposto di pezzi di anima e cuore che ha fatto bene a me. Già che l'ho registrata la carico. Mi perdonino gli ascoltatori se non ci troveranno niente di straordinario o di nuovo. È tutto troppo complesso. Tutto troppo doloroso.
Andare in vacanza e trovarsi a rischiare la vita all'alba dei quarant'anni non è una cosa da tutti i giorni (grazie a Dio!). In questa puntata intervisto mia moglie, Miriam Cuffaro, per chiederle come ha affrontato una delle peggiori circostanze della sua vita.
L'altra sera stavo raccontando la storia della buona notte ai miei figli. Siamo arrivati all'Evento, la nascita di Gesù. E ai pastorelli. Pastorelli? Forse dobbiamo rivedere un attimo l'immagine che abbiamo di loro. E scopriremo qualcosa di assolutamente incredibile e prezioso.
Potrebbe essere che i cristiani stiano assimilando una cultura dell’essere sempre di fretta e sovraccarichi, il che porta a mettere sempre di più ai margini Dio, il che porta al deterioramento della propria relazione con Dio, il che porta a diventare sempre più propensi ad adottare i presupposti della società riguardo a come vivere, il che porta a conformarsi ancora di più a una cultura dell’essere sempre di fretta e sovraccarichi? Impara a scendere da una vita troppo di fretta.
C'è un problema. Che questa storia, di Gesù che nasce in una mangiatoia, sembra ormai una favola al pari di Babbo Natale che parte con le renne dal polo Nord per entrare in ogni casa a portare dei doni. Ed è un problema nella società in cui viviamo. Come facciamo a spiegare alle persone che Natale non è il babbo ma è la nascita di Gesù, colui che ha salvato l'umanità? Come facciamo a raccontare alle persone la verità... e a farci credere? Perché che cos'è, in fin dei conti, la verità?
Altro che Halloween, il 31 ottobre c'è altro da ricordare. Il giorno di cinquecentocinque anni fa in cui un monaco agostiniano, in una mezza sconosciuta cittadina della Sassonia, affisse sulla porta della chiesa del castello 95 tesi scritte in latino. Senza probabilmente neanche immaginare che cosa si sarebbe scatenato. Senza immaginare che il cristianesimo, da quel 31 ottobre 1517, non sarebbe stato più lo stesso.
Perché la domenica mattina non andiamo al lago? O al mare, in montagna? O a pescare? O a fare la spesa, in giro per centri commerciali? Perché non stiamo a casa a dormire, a riposare, a imbiancare la casa, a pulire la casa, a guardare film di Natale? Insomma, perché ancora nel 2022 in questo mondo post-moderno e secolarizzato la domenica mattina continuiamo ad andare in chiesa?
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