È una sorta di tiro al bersaglio quello che sta andando in scena in questi giorni nei confronti delle valute digitali. Il “la” lo ha dato la presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde che sabato scorso ha affermato che che bitcoin e “fratellini” vari si basano sul nulla e non valgono nulla. La presidente ha quindi chiesto una regolamentazione più severa per il settore. Un concetto che è stato ribadito dalla direttrice del Fondo monetario internazionale Kristalina Georgieva dicendo che "i Bitcoin e le criptovalute sono una classe di investimento senza garanzie".
La Troika (Fmi, Commissione Ue e Banca centrale europea) stronca le criptovalute: cosa succederà adesso?
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Dal crollo alla rinascita. Per Bitcoin&Co, i primi giorni di maggio 2022, verranno ricordati per sempre come la “settimana orribile” del mercato delle monete elettroniche. Giorni complicati con il crollo del mondo delle criptovalute in modo anche più fragoroso rispetto alle Borse e ai titoli tecnologici che in 6 mesi hanno perso oltre un terzo del loro valore (dal -74% di Netflix al -5% di Apple passando per il -39% di Amazon e il -45 di Meta-Facebook). Sarà crisi? Di certo non si può liquidare questo momento per le cripto come la fine di un’anomalia folcloristica: ormai questa finanza alternativa (che in un giorno ha bruciato 200 miliardi di dollari di valore) è diventata un fenomeno talmente grosso da pesare anche sugli andamenti dei mercati “ufficiali”.

Se hai 5K in giro, compra delle monete da uno scambio. Quindi siediti e guarda cosa succede. Negli ultimi anni i Bitcoin sono diventati una moneta di scambio fortemente utilizzata. Ma hai mai sentito parlare dei Dogecoin? Si tratta di una tipologia di criptovalute che, sfruttando la figura di un cane shiba, ha visto crescere il suo valore del 1500% e divenire una delle più importanti al mondo.

Truffa colossale o futuro del business? Le criptovalute continuano a dividere gli investitori italiani. Più di nove consulenti italiani su dieci hanno parlato con i propri clienti degli investimenti in criptovalute e un quinto dei clienti (il 21%) è incuriosito.