Nella seconda parte degli anni 2000 e nella prima metà degli anni 2010 molti pensano che la scena free party sia ormai morta, o quanto meno moribonda. In realtà, la morte del free party è stata decretata troppo presto. E il rave libero risorge ancora. Lo fa nella seconda metà degli anni 2010 grazie a nuova generazione e a nuovi suoni. Il rinascimento della scena italiana culmina in un evento chiamato Space Travel 2 che si svolge a Valentano nell'estate del 2021. Quella di Valentano è una festa gioiosa, ma i giornali collegano la morte per annegamento di un giovane uomo in un lago della zona al rave. Sulla stampa circolano notizie false su persone in coma etilico, cani dei raver che sbranano pecore, cani uccisi durante la festa, stupri, altri morti, e la storia di una ragazza che avrebbe partorito nella polvere. Poi le notizie vengono smentite, ma i free party sono ormai un nemico pubblico.

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Cosa fanno migliaia di persone che si muovono al ritmo di 160 battiti al minuto, lontani chilometri dal resto del mondo? Pregano. La loro è una preghiera tekno, una preghiera liberatoria, collettiva. Ma, man mano che i numeri crescono, crescono anche i problemi: nel 2005 in Repubblica Ceca, un free party autorizzato dal proprietario dei terreni su cui si svolge finisce con il lancio da parte della polizia di gas lacrimogeni, cannoni ad acqua, manganelli, e decine di feriti. In Italia, nel 2007, si tiene a Pinerolo il free party italiano più grande di sempre. Non ci sono grossi incidenti. Ma i media fiutano un nuovo filone di notizie sensazionalistiche: i titoli di quei giorni parlano di “orda”, “incubo rave”, “assedio”, le tipiche parole d’ordine che giocano esplicitamente a creare allarme.

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A metà anni Novanta i sound system che avevano creato la scena free party in Gran Bretagna emigrano, per sfuggire alla legge restrittiva emanata contro di loro dal governo conservatore, e sbarcano in Europa, alla ricerca di spazio. La techno incrocia altri generi e il ritmo sale a 180 battiti per minuto. I free party arrivano anche in Italia, quando l’ambiente dei centri sociali inizia ad abbracciare la techno. I rave diventano anche un atto politico e il sound system diventa un sound against the system. A Bologna si tiene la prima Street Rave Parade e le feste continuano nei capannoni dismessi nelle zone industriali del Nord Italia.

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La prima ondata rave si dissolve rapidamente. Chi non si rassegna alla fine di questi party trova la compagnia dei new age traveller. La loro è una comunità variegata che vive spesso in accampamenti mobili, con una sua economia, e una socialità fatta di raduni periodici: i loro free festival. Nel 1990 questi due mondi si incontrano e iniziano a ballare insieme al ritmo di una nuova musica arrivata da Detroit: la techno. La techno è robotica, metallica, ripetitiva. Ipnotica. E soprattutto, è una musica universale, democratica. Una musica che ci dice: “Siamo tutti uguali”. Nel 1992 a Castlemorton si tiene il più grande rave illegale della storia: i partecipanti sono 30mila. Sui tabloid parte una campagna di criminalizzazione dei free party e nel 1994 il successore di Margaret Thatcher, John Major, vara una legge che prima volta criminalizza un preciso tipo di musica: il Criminal Justice and Public Order Bill.

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Fine anni Ottanta. Alcuni DJ londinesi tornano da Ibiza, dove nel 1987 erano sbarcate dagli Stati Uniti la musica house e l’ecstasy. In Inghilterra però le licenze dei locali da ballo inglesi sono molto rigide: si deve chiudere entro le tre del mattino. La gente, però, non ha più nessuna voglia di andare a casa, balla per strada al suono delle sirene della polizia. La gioventù dei rigidi anni ’80 thatcheriani si libera. Cominciano le feste illegali, i raduni in capannoni con sound system senza licenza, soprattutto nell’East End e nella penisola dei Docklands, dove lo spazio abbonda: vecchi magazzini, fabbriche chiuse, depositi ferroviari in disuso. Benvenuti nei primi rave della storia.

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Cos'è davvero un rave? Da dove viene questo fenomeno? Qual è la sua storia? Partendo dagli anni ’80 arriviamo fino a oggi, fino al giorno in cui il governo italiano ha deciso di vietarlo.

Fonti inserti audio: edizione del TG La7 del 31 ottobre 2022, pubblicata sul canale Youtube del TG La7; estratto dell'intervento di Giorgia Meloni durante la conferenza stampa convocata al termine del Consiglio dei ministri del 31 ottobre 2022, pubblicato sul canale Youtube di Fanpage.it; estratto dell'intervento del ministro Piantedosi durante la conferenza stampa convocata al termine del Consiglio dei ministri del 31 ottobre 2022, pubblicato sul canale Youtube di QuotidianoNazionale; estratto dell'intervento di Matteo Salvini alla puntata de L'aria che tira del 10 settembre 2021, trasmessa da La7 e condotta da Myrta Merlino, pubblicato sul canale Youtube di La7 Attualità il 13 settembre 2021; intervento di Alessandro Cattaneo alla trasmissione Tagadà del 2 novembre 2022, trasmessa da La7 e condotta da Tiziana Panella, pubblicata sul canale Youtube di La7 Attualità il 5 novembre 2022; video delle dichiarazioni del senatore Malan ai microfoni di Sky Tg24, pubblicato su sky.it il 2 novembre 2022.

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