Simona ha 20 anni, viene da un piccolo paesino della Toscana e adesso vive e studia
a Bologna. I grandi cambiamenti non la spaventano ma i suoi sogni diventano
sempre più difficili da raggiungere. La perdita graduale della vista sta influendo sulla
chiarezza delle sue prospettive. Nel suo racconto rivela di essersi persa di notte a
Bologna senza l’ausilio vitale del cellulare. Si apre così l’occasione per capire meglio
parole come “accessibilità” e “orientamento”, un’occasione anche per ampliare lo
sguardo con il quale si percepisce la propria normalità. Quello di Simona è un
racconto introspettivo che si connette ad un sentire comune. Quali sono gli aspetti
della sua vita che non le hanno permesso di concretizzare (finora) il suo più grande
sogno, quello di fare la cantante?
Così, dopo l’ennesimo sforzo per abbattere le proprie paure, Simona sembra arrivare
alla consapevolezza che il primo passo da compiere verso la chiarezza, il punto da
cui ricominciare dopo essersi persa, è la riscoperta della propria autenticità.