Viviamo ai confini dell’Impero, e siamo piacevolmente abituati a non essere considerati dai nostri sovrani. Accettiamo benevolmente che si parli di noi, solo quando qui, accadono disgrazie. Questa volta, non è una calamità naturale a metterci sotto i riflettori, bensì una volontà tutta udinese di apparire nelle cronache italiane, come una città ostaggio delle Baby Gang.