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“Un alto grado di intelligenza tende a rendere un uomo asociale.” Lo scrisse Schopenhauer.
Una frase che ancora oggi ci interroga: è davvero così?
In questo episodio esploriamo il legame tra intelligenza e solitudine, tra il bisogno di profondità e la pressione a essere sempre socievoli, visibili, “in rete”.
Essere asociali non è rifiuto, ma a volte sopravvivenza.
Un rifugio nel silenzio, nei pensieri, nelle verità che non cercano approvazione.
Forse la vera intelligenza è anche saper scegliere il proprio spazio interiore, lontano dal rumore, per restare davvero presenti a sé stessi.
Un invito a riflettere, a riscoprire la libertà del silenzio e il valore della solitudine come scelta consapevole.
By Milly“Un alto grado di intelligenza tende a rendere un uomo asociale.” Lo scrisse Schopenhauer.
Una frase che ancora oggi ci interroga: è davvero così?
In questo episodio esploriamo il legame tra intelligenza e solitudine, tra il bisogno di profondità e la pressione a essere sempre socievoli, visibili, “in rete”.
Essere asociali non è rifiuto, ma a volte sopravvivenza.
Un rifugio nel silenzio, nei pensieri, nelle verità che non cercano approvazione.
Forse la vera intelligenza è anche saper scegliere il proprio spazio interiore, lontano dal rumore, per restare davvero presenti a sé stessi.
Un invito a riflettere, a riscoprire la libertà del silenzio e il valore della solitudine come scelta consapevole.