L'elemento "in più" che non deve mancare nella nostra ricerca e nella nostra riflessione (e nella nostra responsabilità) è di imparare a vivere nell'oggi guardando al domani, sapere che la vera saggezza non è rimanere saldamente ancorati all'oggi, ma costruire un solido domani.

Mediante Gesù siamo diventati sorelle e fratelli. Seguendo il suo esempio vogliamo anche noi essere attenti ai bisogni e riconoscere il valore dell'altro, anche quando siamo in conflitto.

La constatazione che siamo dei peccatori non significa che siamo incapaci di agire rettamente. Significa che la nostra salvezza avviene solo per la grazia di Dio. Non possiamo agire eticamente, nella coscienza che non siamo soli ad operare, ma siamo guidati e sorretti dallo Spirito Santo.

Chi può comprenderti Signore, chi avvicinarsi alla tua luce? Chi può vedere la fine del cammino lungo il quale ci conduci? Tu sciogli ciò che ci lega; abbatti ciò che costruiamo. Non possiamo comprenderlo, possiamo solo affidarci.

Tu, che ami tutti i popoli ed elargisci la tua bontà a tutti, aiuta ogni popolo a renderli liberi dalla schiavitù.

Dio onnipotente ed eterno, guarda con misericordia alle nostre mancanze, e in tutti i pericoli e necessità stendi la tua mano per aiutarci a difenderci, per Gesù Cristo, Signore nostro.

Non potremmo mai comprendere a fonndo il giorno, la vita, la morte e la notte, possiamo solo annunciare colui che su tutto vigila, possiamo solamente onorarlo raccontando le meraviglie compiute dal Signore del mondo e affidarci a colui che sorregge terra e cielo.

Carissimi fratelli e sorelle, la santa Scrittura ci esorta in vari punti a riconoscere e a confessare i nostri numerosi peccati e le nostre malvagità e a non dissimularli nè nasconderli alla presenza di Dio onnipotente nostro Padre nei cieli.

Sia santificato il tuo nome, non il mio. Venga il tuo regni non il mio. Sia fatta la tua volontà non la mia. Donaci pace cone te pace con gli esseri umani pace con noi stessi e liberaci dalla paura.

Ricomporre l'unità tra il tempo e la strada, ritrovare il legame tra la fede e la vita, ricondurre la Parola di Dio dal margine al centro, riscoprire la realtà della chiesa nel mondo: non è questa la consegna dell'ora presente?