Gesù, fedele salvatore, donami sempre la tua consolazione e la tua pace, cosicchè a ogni alba e a ogni tramonto mi possa rallegrare della tu fedele amicizia, senta la tua benedizione sempre nuova, finchè verrà il giorno della gioia, che mi unirà eternamente al te.

Signore nostro Dio, quando abbiamo paura non permettere che dubitiamo. Quando siamo delusi non permettere che ci esacerbiamo. Quando cadiamo, non lasciarci a terra. Quando le nostre forze sono al limite, non lasciarci soccombere. No, permettici allora di sentire la tua vicinanza e il tuo amore.

Il Signore non è, e mai sarà, separato dal suo popolo; rimane la sua salvezza, sa sua benedizione, la sua salvezza e pace. Con materna sollecitudine conduce i suoi costantemente. Date gloria al Signore, nostro Dio.

Padre misericordioso, tu nutri e sazi tutte le creature; sfamaci e dissetaci con i tuoi doni, affinché non ne abusiamo, anzi, resi più forti per ogni lavoro onesto e per ogni bene, possiamo camminare e vivere alla tua presenza con devozione e giustizia.

Avvicinati alla fede vera, che consiste nel vistare gli orfani, gli ammalati, nel dare cibo agli affamati, nel vestire gli ignudi, e così farete e attuerete la volontà di Dio.

Nel nostro pellegrinaggio cristiano è opportuno guardare oltre le cose presenti. Davanti a noi c'è la corona e noi corriamo in direzione della meta. In virtù della speranza, della gioia, della consolazione o dell'ispirazione del nostro amore, il futuro deve essere l'obbiettivo principale della fede.

Il regno e la giustizia di Dio sono concetti complementari, che riassumono in se tutto ciò che merita incondizionatamente di essere cercato, e cercato con tanto ardore, con tanta dedizione, che non rimanga più spazio per una ricerca parallela "di ciò che mangeremo e di come vestiremo". Questa ricerca appassionata ed esclusiva è quella che distingue i figli del regno dai sudditi di questo mondo.

Noi abbiamo ridotto l'Evangelo a un insieme di dottrine, di pratiche di culto,, di precetti morali, di ideali spirituali sullo sfondo di una fiducia molto generica in Dio: ma abbiamo tolto all'Evangelo il suo midollo, ci siamo fabbricati un cristianesimo senza Cristo e allora è naturale che il cristianesimo non ci aiuti per nulla nella vita. E' gran tempo re rompiamo i suggelli di quello che per noi è diventato un Evangelo sigillato e ne riscopriamo il robusto realismo e il dinamismo liberatore.

Non odierai nessuno, ma gli uni li riprenderai (per essi pregherai), gli altri invece li amerai più della tua anima.

Si sempre leggere la Scrittura, anche quando un tale cammino sembra condurci in deserti desolati. Improvvisamente la nostra situazione di vita e una parola della Scrittura si incontrano e si illuminano reciprocamente.