Partono gli US Open, c'è il caso Sinner analizzato da un noto esperto di comunicazione e per fortuna c'è Stefano Travaglia, che si racconta in una chiacchierata fiume tra cammelli, patagonia e Nadal sul centrale di Parigi. Poi spazio come sempre al circolo, ai nostri ragazzi che vincono e ad altre notizie che potete - oggettivamente - ascoltare solo qui.

Uno dei primi 35 giocatori al mondo ha scelto di passare il tempo con noi e allora abbiamo parlato di Todi, dei doppi giocati in giro per il mondo alla ricerca di una stanza per finire la settimana agonistica, delle olimpiadi e dei prossimi tornei. Insomma, facciamo entrare nel nostro circo anche Luciano Darderi, un ragazzo (e giocatore) splendido che non ha bisogno di presentazioni. Poi c'è spazio per il compleanno di Jack Bonora, per i tornei in Congo, per il trionfo dei Sabanov, per il ritorno di Ocleppo e per una marea di nuove storie tutte da sentire. Mamma mia che circo, mamma mia, che estate.

È difficile pensare di non chiudere dopo una puntata del genere, ma oggi giochiamo insieme a un Tabacco (indovinate voi chi è) poi spazio al secondo torneo di tennis più longevo in Italia, ovvero il Vip Master con Jack Bonora che ci farà chiaramente prendere una denuncia per le sue affermazioni e poi spazio all maturità di Curzio Manucci, ai nostri eroi e anche al tennis minore che ha offerto qualche spunto interessante.

Con i dovuti ringraziamenti a una serie di persone per quello che abbiamo visto a Wimbledon, il podcast che non sorride come J-Ax e Max Pezzali (chissà che cazzo c’è da sorridere tutte le volte?) torna con un ospite graditissimo perché affrontiamo le condizioni dei doppisti a livello ITF, Challenger e ATP. Una puntata che guarda in direzione di quello che è il circuito sul serio e svela alcune dinamiche oscure non banali: si può vivere facendo solo doppi a livello professionistico? Se sì, da che posizione? Che tutele ci sono? Insomma, puntata ricca con il numero 3 italiano di doppio e top 100 Marco Bortolotti.

Una puntata meravigliosa con Jacopo Lo Monaco, voce di una generazione di appassionati e narratore della golden age del tennis italiano. Un'intervista non scontata, realizzata tra la Sardegna, Milano, Bologna e Wimbledon (ma solo nei pensieri), in cui si parla di comunicazione, tennis, come si commentano le partite e molto altro. Poi spazio al circo con Ares in bicicletta, il sole in faccia, i Sabanov nel cuore e molto altro, direttamente da Modena per il challenger della settimana. Dopo questa, chiudiamo? Sarebbe giusto.

E mentre nelle notti estive proseguono i Challenger Sudamericani, noi - nella settimana in cui tutti parlano di Mark Lajal - siamo andati a Milano, ospiti dell’Aspria Open e ve lo raccontiamo insieme a Federico Gaio, il più vincente tra gli ospiti che abbiamo avuto, con cui parliamo di quanto è difficile organizzare un torneo ad alto livello vista la sua recente esperienza da vice direttore tecnico al Challenger di Torino.

È tornato Ares in versione irresistibile che parla addirittura di Sinner, giusto il tempo di un tweet e poi si vola a Sassuolo, Poznan e Cattolica dove stanno giocando i ragazzi del tennis che conta. Abbiamo mandato il nostro inviato Tommaso Compagnucci a pescare trote in Serbia e visto che Pellegrino ha sfasciato una racchetta a 50 cm da noi - regalandola poi a un bambino - ci sembrava il minimo ospitare Filippo Trojano, fotografo che ha fatto uno splendido libro insieme a Federico Ferrero chiamato “Smashing Rackets” con cui parliamo di cosa significa la distruzione di quello strumento utile a farci sognare.

Puntata cult? Puntata cult sì.

Siamo a Gaiba il "paese del tennis su erba" che ospita Gaibledon, un torneo WTA 125 bellissimo che ormai è diventato un cult per gli appassionati del circuito. Tra forze dell'ordine, un caldo disarmanete, il nostro amico Dario e la nostra amica Giulia, proviamo a raccontare l'esperienza di vedere dal vivo giocare su erba e cerchiamo di comprendere il circuito WTA che offre diversi spunti. Poi salto a Oradea in Romania che "sembra Montecarlo" e ad Aarhus in Danimarca, dove Fiorentini ha già posto letto. Insomma, la solita puntata frenetica, diabolica e molto rischiosa.

In questo periodo di grande ascesa dello sport del tennis in Italia, sono sempre più frequenti screzi, polemiche, sgomitate tra giornalisti del settore. In quella che è una gara a chi c’era prima, a chi sa fare questo lavoro eccetera eccetera. Oggi parliamo con Emanuele Atturo (Ultimo Uomo ma soprattutto nostro amico) di come i media si rapportano a questo periodo, se qualcosa cambia, come la vivono e molto altro.

Siamo tornati e lo facciamo in grande stile con un varietà che spazia da Vicenza al Rolland Garros, da Giovanni Fonio a Papa Francesco, da Fabrizio Corona a Camila Giorgi, senza dimenticare Ryan Seggerman nuovo migliore amico di Ares e il podcast di Rovazzi e Marco Mazzoli (che fa cacare) dove speriamo sia ospite Nermann Fatic. Insomma, una puntata manifesto con gli aggiornamenti del tennis che conta, del tennis minore e anche una piccola, esclusiva, gustosa intervista a un tipster beccato a Vicenza. Poi c’è la comunità, le elezioni europee e molto altro tranne l’anca di Jannik Sinner (per fortuna).