Colpito da una grave malattia a soli 14 anni, Maggiorino Vigolungo affrontò la sofferenza con sorprendente serenità e piena fiducia nella volontà di Dio. Il 27 luglio 1918, morì nella sua casa di Benevello. Le sue ultime parole, rivolte a don Alberione, sono oggi un testamento di amore e speranza: “Mi saluti tutti i miei compagni, preghino per me e che abbiamo a ritrovarci tutti in Paradiso.”
In questo episodio, raccontiamo il significato profondo di una morte vissuta come offerta e testimonianza di fede.