Ungaretti ha riscritto la poesia partendo dal vuoto, dalla fame, dal fango. Ha cercato la verità scavando nel silenzio. Verso dopo verso, ha costruito una voce fragile e potente, capace di restare quando tutto cade.
Un viaggio, il nostro, tra versi incisi come cicatrici, tra naufragi, abissi e illuminazioni improvvise.
Un passo nel buio con la poesia come unica luce.