Siamo a ottobre 2025. Pianificare il prossimo viaggio non richiede più ore passate a scorrere blog, guide e siti di recensioni. Ora basta una semplice conversazione con un assistente virtuale che, conoscendo i nostri gusti, il budget e persino il nostro umore, assembla in pochi secondi un itinerario impeccabile, ottimizzato e perfettamente su misura per noi. Questa è la promessa dell'AI nel turismo: un'era di viaggi senza attriti, iper-personalizzati e massimamente soddisfacenti. Ma in questa ricerca della perfezione, non stiamo forse sacrificando l'anima stessa del viaggio: la scoperta inaspettata, l'errore felice, la gioia di perdersi in una città sconosciuta?
Scopriamo insieme se l'AI è il miglior compagno di viaggio o l'architetto di una prigione dorata. 👇
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