Metti caso ti si rompa il lavandino della cucina. Cosa fai? A meno che tu non ti voglia improvvisare idraulico, dopo i primi momenti di rosicamento per l'accaduto, chiami un professionista. Lui viene, sistema il problema. Poi ti dice quanto gli devi dare per il suo lavoro. Non si fa problemi a dirtelo, è normale. Tu lo paghi e non batti ciglio perchè, si sà, "l'idraulico si prende trenta euro solo per la chiamata... se a questa aggiungi tutto il lavoro, ecco che la cifra sale!".
Il mercato funziona così da sempre. Per ogni prodotto o servizio, c'è un costo. Nessuno si fa così tanti problemi a chiedere.
Nessuno, tranne lo psicologo.
Ogni volta che dobbiamo dar valore ad un nostro servizio diventa un problema.
"Forse chiedo troppo"
"Alla fine sono 50 minuti... non è che posso chiedere uno sproposito"
"Il primo colloquio lo faccio gratuito, tanto è solo una chiacchierata di conoscenza..."
Forse è ora di iniziare a far pace con noi stessi, con la nostra professione e con le leggi del mercato.
Per farlo bisogna saper dar valore a quello che facciamo. E il valore non è dato dai soldi (quelli ne sono solamente l'espressione finale). Bisogna avere dei criteri e bisogna usare il ragionamento.
In questa puntata parliamo di questo. Uso il plurale perchè ho invitato la dott.ssa Melania Fanello, psicologa e psicoterapeuta, ad aiutarmi in questo arduo compito. Sapevo avrebbe aggiunto un sacco di valore alle mie riflessioni, tanto che sono stata quasi tentata di metterla a pagamento la puntata.
Ma sono pur sempre una psicologa e devo ancora imparare anche io. Quindi ti consiglio di approfittare della mia inesperienza e andare ad ascoltare l'episodio finchè lo trovi "gratisse"!
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