Voglio essere bella o voglio essere magra? 
Voglio essere  amata oppure desidero imparare ad amare me stessa? 
È sul cibo che non riesco ad avere controllo oppure c’e’ qualcos’altro nella mia vita che non va come vorrei? 
Una volta arrivata al peso che mi sono prefissata, a chi voglio dimostrare qualcosa? 
E soprattutto, cosa voglio dimostrare? 

Riconosco che il percorso verso la liberazione dall’ossessione alimentare e del proprio corpo  sia  tutt’altro che lineare. È normale  che ci siano momenti in cui ci sentiamo demoralizzati e fatichiamo a darci l’amore e le attenzioni che meritiamo. 
Tuttavia quello che conta non è vincere la battaglia alimentare in tempi brevi. Il punto non è  arrivare tra 1 o 2 mesi a vedere la bilancia scendere di qualche kg finendo poi magari col ritrovarsi a fine estate ad aver ripreso il peso perso con tanto di interessi. La vera vittoria a cui dovete ambire è quella che vi giocate sul lungo periodo,  arrivando  ad  assaporare il controllo e la libertà in  primis con voi stessi.

Forse può sembrare una banalità, ma l’unico proposito meritevole è proprio quello di partire da noi stessi, mettendo al centro i nostri desideri e il nostro corpo.
2021 non significa fare promesse inutili o troppo ottimiste di cui non siamo neppure protagonisti. 
2021 significa imparare a volersi bene ed imparare a fidarsi di quello che il nostro corpo necessita ricordando che non è con la cattiveria o la rigidità verso noi stessi che otterremo buoni risultati. Non sarà lo shock che ci colpirà vedendo le cifre delle bilancia aumentate in seguito alle vacanze natalizie a darci la forza di rimetterci in carreggiata.  
L’amore e la compassione sono sicuramente le migliori armi verso il cambiamento.  

Come possiamo essere liberi davanti a tavolate imbandite  e pranzi e cene infiniti? Il primo passo è riuscire a guardare il cibo per quello che è.  Quest'ultimo spesso suscita una carica emotiva distorta e gli conferiamo un potere sulla nostra vita, sul nostro tempo e sui nostri pensieri che non si merita. Ricordiamo che nessun cibo fa ingrassare e finchè saremo in guerra con il nostro corpo non potremo fare pace con il cibo. 

La bilancia come intermediario tra noi ed il nostro corpo ha effettivamente il potere di determinare la nostra alimentazione. Man mano che ci affidiamo ad essa perdiamo la connessione con il nostro corpo.  
Ricordiamoci che in quanto esseri umani, siamo dotati di corpi che sono macchine perfette. Se da un lato non abbiamo potere ad esempio sul nostro battito cardiaco o sul nostro respiro, su un bisogno vitale quale è il cibo, abbiamo carta bianca.  

Mangiamo, mangiamo più di quello che avremmo voluto, più del necessario. 
Il proibito affascina, e la nostra antenata comune di nome Eva ce lo ha dimostrato con la sua mela.  
Morale della favola : solo consentendoci di scegliere riusciremo a fare scelte che ci fanno stare bene. Non si tratta di scelte giuste o sbagliate, ma di scelte che ci liberano dall'ossessione per il cibo.

Non sta scritto da nessuna parte che dobbiamo essere triatleti con fisici scolpiti. Nessuno ci ha imposto di doverci scusare  se è un mese che siamo svogliati e non abbiamo voglia di fare sport. Non abbiamo nulla da dover dimostrare: ne’ agli altri, ne’ a noi stessi. Il nostro fisico allenato non è un biglietto da visita per dimostrare al mondo che ci prendiamo sul serio. 
Al primo posto ci siamo noi e la nostra salute. Fisica e mentale.

Il 90% delle persone che conosco è a dieta o ci ha rinunciato e si rimetterà a dieta entro una settimana da adesso. Con un livello di confidenza del 90% posso garantirvi che queste persone tra 12 mesi peseranno più di oggi e meno che tra due anni.

Funziona proprio cosi. Passano le settimane, e tutto ad un tratto quella forza di volontà che vi aveva portati al peso che tanto desideravate, viene a mancare e vi ritrovate nuovamente a mangiare troppo. A pesare troppo.

La vita spesso si trasforma in un vano tentativo di compiacere e convincere gli altri di valere abbastanza. Il corpo funge un ruolo perfetto : come biglietto da visita, per poter urlare al mondo che ci prendiamo sul serio e siamo controllati. Ma siamo proprio sicuri che i nostri sforzi e buoni propositi siano sufficienti?

Le celebrità sono a portata di mano, demitizzate. I nuovi canoni di bellezza sono diventati delle verità universali. L’estetica, la chirurgia plastica, il make up, il fast fashion, hanno raggiunto livelli esorbitanti. 
Il mondo non è mai stato cosi complesso ed emozionante, e noi lo giudichiamo ma alla fine ci siamo dentro e siamo i tasselli di un mosaico in continua evoluzione. Ci confrontiamo di continuo con gli altri, ci sentiamo misurati su tutto ciò che facciamo, diciamo, vestiamo e pesiamo.
Ma noi chi scegliamo di essere?