La squadra di governo della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, nasce sotto tre segni zodiacali ben precisi: il tramonto, di fatto, del Green Deal, l’emergenza per il conflitto russo-ucraino spinta al massimo per potersi muovere liberamente nelle scelte più complicate e la rotta tracciata dal Rapporto Draghi, opera ormai tirata in ballo e citata dai burocrati europei alla stregua di una “nuova Bibbia”.
Dalla nomina agli esteri della “guerrafondaia” Kaja Kallas, all’Italia sì, Italia no (parafrasando la celebre canzone) della nomina dell’italiano Raffaele Fitto, fino allo spacchettamento del Green Deal, affidato a più commissari e stemperato nella questione della concorrenza del mercato europeo.
Ne parliamo con il giornalista Fulvio Scaglione