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I documenti della Conferenza di Wannsee sono “un’arma del delitto”. Una prova inconfutabile della responsabilità dei burocrati nazisti – e quindi dello Stato – rispetto alla pianificazione della Shoah. Il verbale riassuntivo di quella riunione, quindici pagine, “il segno, in un linguaggio espresso accuratamente, di uno Stato che è caduto nella barbarie”. Lo ha sottolineato il Presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier, ricordando nelle scorse ore l’ottantesimo anniversario di quell’evento.
I documenti della Conferenza di Wannsee sono “un’arma del delitto”. Una prova inconfutabile della responsabilità dei burocrati nazisti – e quindi dello Stato – rispetto alla pianificazione della Shoah. Il verbale riassuntivo di quella riunione, quindici pagine, “il segno, in un linguaggio espresso accuratamente, di uno Stato che è caduto nella barbarie”. Lo ha sottolineato il Presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier, ricordando nelle scorse ore l’ottantesimo anniversario di quell’evento.