La Scandinavia che non ci si aspetterebbe. Un weekend intero vissuta sopra ad un traghetto attraversando il Mar Baltico: fra duty free alcolico, cabine con soundsystem improvvisati degni di un club e line up di caratura internazionale. Una comunità talmente unita da diventare una vera e propria famiglia.

La Santissima Trinità di Barcellona: Antoni Gaudì, Lionel Messi, Sònar Festival. Un evento dalle due anime: quella "de Dia" in cui al divertimento si affiancano networking, tecnologia e sperimentazione. E quella "de Noche" dai dancefloor enormi e con Laurent Garnier dedito a salutare il primo sole Catalano come tradizione richiede.

Un evento itinerante nato dall'idea rivoluzionaria della "Burattinaia della techno svizzera", rimasto semi-nascosto in mezzo alle montagne svizzere per quasi 20 anni. Un party lungo 24 ore in mezzo alla natura: tra tende montate in pendenza, alcolici nascosti nelle mutande e Sven Väth all'ora di pranzo.

Il primogenito di casa ID&T divenuto autentica Terra Promessa per migliaia di clubber di tutto il mondo. Probabilmente il festival più celebrato nel panorama Hardcore, capace di rendere il suo simbolo talmente iconico da premiare coloro che se lo tatuavano con un ingresso gratuito alla manifestazione.

Un evento seminale che vide per la prima volta un DJ sopra al palco di una grande arena - proprio come un concerto - dall'inizio alla fine. Andando a perfezionare ciò che Paul Oakenfold e Fatboy Slim avevano teorizzato a cavallo fra i due Secoli. La scusa perfetta per analizzare quello che senza dubbio è stato l'artista che ha capitanato la transizione fra DJ e Rockstar.

Quando gli inglesi vanno in vacanza raramente riescono a resistere ai loro amori più grandi: sport, luppolo e musica. Snowbombing nasce proprio per colmare questa esigenza. Un après-ski improvvisato da dei ragazzi in settimana bianca che diventa in pochi anni un evento di rilevanza planetaria, con una location incastonata fra le montagne austriache e una programmazione artistica che strizza l'occhio a tutte le correnti musicali che esaltano i giovani nella Perfida Albione.

Cosa succede quando perdi la tua identità? Dipende: puoi cambiare pelle e mutare in qualcosa di diverso, magari anche migliore. Oppure puoi cercare di far finta che niente sia cambiato e diventare semplicemente uno dei tanti. La parabola di I Love Techno riesce a racchiudere entrambe le casistiche e racconta molto di come seguire le tendenze musicali possa segnare la fortuna - o la rovina - di una manifestazione leggendaria.

L’unico evento capace di dare un senso logistico all'aeroporto di Francoforte-Hahn, indimenticato arci-nemico dei clubber inesperti. Un weekend intero a fare festa dentro a una ex-base militare nel mezzo delle Midlands tedesche. Circondato da enorme campeggio divenuto talmente iconico da essere, col tempo, una vera e propria alternativa al festival stesso.

Un festival capace di saltare la gavetta e diventare iconico senza mai svendere il proprio spirito. Come ci sono riusciti? Investendo sulle proprie eccellenze: una costante attenzione alle scelte artistiche, un'organizzazione puntuale ed attenta ed un pubblico eterogeneo e coerente con quelli che sono i valori fondativi della manifestazione. Il tutto immerso in una location perfettamente cucitagli addosso.

Il sogno di un universitario trasformato in una manifestazione da un milione di partecipanti. Famosa al punto da essere eletta fra i cento avvenimenti più importanti del '900 svizzero. La più celebre e longeva sfilata di carri a tema musicale rimasta in attività. Senza dimenticare gli scatenati eventi notturni che l'hanno puntualmente seguita.