In modo Fantozziano o meno, siamo al numero 1 della NFC.
Mentre molti ridono e parlano dei demeriti degli altri, mettiamo in campo una prestazione convincente.

Poi sarà il turno di Green Bay, che vive un periodo no con alcuni problemi.
Poi Cleveland, che ha un record negativo.
Poi San Francisco, che è falcidiata dagli infortuni.
Poi Detroit, che avrà poco da chiedere.

Insomma, una volta tanto lasciate che a individuare le attenuanti siano gli altri.
#BEARDOWN

Vittoria meritata anche se con un leggero brivido finale quella contro Pittsburgh, maturata con un attacco che ha saputo cambiare approccio in corso d'opera quando le corse si sono rivelate inefficaci e si è scelto di far viaggiare il pallone per aria.
Prova invece importante di Denis Allen, con una squadra che mette in campo 7/11 di riserve fra i quali Practice Squad (dopotutto, anche le riserve dei titolari si infortunano!) riesce a tenere a bada un vecchio volpone come Tomlin che riesce solamente ad accorciare il divario nel finale.
Testa ora a Phila: non c'è da vergognarsi a dire che siamo inferiori e che il 70-30 che Las Vegas e ESPN ci attribuiscono è giusto: anche a pieno roster sarebbe durissima, così diventa utopia.

Ne vedremo delle belle venerdì, con un occhio alla vera sfida: week 14.

Pareggiamo la serie in Minnesota e siamo 7 - 3.
Resilienza e focus vincono le partite, ma ora inizia la parte più complicata della stagione.

Vittoria al cardiopalma e al limite della legalità quella contro i Bengals.
Special Team da galera, attacco stellare, difesa orrenda ma con tante scusanti.
Colston Loveland chiude un match che in 2 minuti è passato da incubo a sogno e "debutta" come grande in NFL, mentre Williams smista e Monangai brucia yards.
Testa già alla prossima: a Soldier Field arrivano i Giants, ma noi vogliamo tanto andare 3-0 con le squadre della NFC East!

Dopo la cocente sconfitta contro i Ravens di Huntley (si, chiii?) e la vittoria contro New Orleans, tiriamo un po' le somme di quanto visto fin qui: crescita lenta, forse troppo. Però crescita. O forse no?
Luci ed ombre. Mentre domenica si vola in Ohio, e qualcuno prospetta dei Bears sopra i 40 punti.

Finalmente giustizia è stata fatta con i Washington qualcosa, che cadono in casa contro i nostri Bears.
Fortuna, talento, harakiri, chissenefrega. 3-2 and count.
Squadra in crescita, mente diversa, vento che cambia.

Le noti positive (e negative) della partita e la proiezione contro New Orleans domenica!

Vittoria schiacciante quella dei Chicago Bears contro Dallas.
Caleb lancia e TE e WR si trovano pronti. I RB corrono. Sembra un'altra squadra.
Chissà che non sia l'alba di una nuova era...

E' già tempo di riflessioni dopo la sconfitta schiacciante di domenica contro Detroit.

Philly vince e convince stravincendo il Super Bowl ed apre ufficialmente la offseason. Dal canto nostro i primi movimenti sono arrivati a ci hanno fatto sorridere, e si aprono scenari come sempre ottimistici per il futuro. Una analisi veloce con i ragazzi di Chicago Bears Italia!

Clamorosa partita quella del Ringraziamento fra Bears e Lions. I Lions partono giocando ad un altro sport.... poi i Bears, o meglio Caleb Williams, si svegliano e riaprono la partita fino al.... l'ultimo, quando Ned Flander alias Matt Eberflus rimane come uno stoccafisso a guardare il campo mentre il tempo finisce. E finalmente, i Bears perdono, ma i Bears vincono. Perchè finalmente, i Chicago Bears nella loro storia licenziano un coach durante la stagione. Davvero troppo l'errore, ultimo di una infinità condito da una generale incapacità gestionale.