In pedana con la capitana della squadra azzurra di atletica leggera, Assunta Legnante – 2 ori e 2 argenti tra Londra 2012, Rio 2016, Tokyo 2020 – che ci parla di come fa un cieco a lanciare il peso e il disco. Ma anche di sport “mascolini” che rivelano tanta femminilità, di una telefonata storica con Pietro Mennea e dell’importanza di imparare a perdere. Poi una chiacchierata con Matteo Fanchini (nostro ascoltatore e surfista paralimpico) che ci racconta come sta cercando di adattare anche la BMX al mondo paralimpico. Una puntata tutt’orecchi, che si concentra sullo sport per chi sugli occhi non può contare.

In barca con Giacomo Perini – campione europeo in carica di paracanottaggio nel singolo PR1 – per parlare di Leopardi, di incidenti di percorso e di tanta tanta voglia di vincere. Poi uno sguardo al passato, agli Agitanti che furono, con il giornalista Andrea Prandini che ci racconta il primo presidente disabile della storia americana, Franklin Delano Roosvelt. Quindi qualche consiglio cinematografico per affrontare una cosa dannatamente seria – il diritto alla sessualità per persone disabili – ridendo di cuore.

Su tre ruote con Roberta Amadeo – la sua ultima conquista in palmarès è un argento in Coppa del Mondo di paraciclismo ad Adelaide, in Australia, a gennaio 2024 – per capire come funziona l’handbike: il ciclismo per chi le ruote le fa girare a forza di braccia, non di piedi. Poi qualche consiglio di lettura con Cecilia Formicola, giovane fumettista partenopea neurodivergente, che ci racconta come ha vissuto la diagnosi di autismo ricevuta da adulta, dopo anni passati a sentirsi atipica.

Al palazzetto con Jacopo “Jack” Geninazzi, capitano della Briantea84 Cantù ed ex atleta della Nazionale – a Londra 2012 era il più giovane della squadra – per scoprire il basket in carrozzina. “L’unica persona che sei destinato a diventare è quella che decidi di essere”, dice lui, che cestista professionista lo è diventato anche se la prima volta davanti a un allenamento di basket in carrozzina ammette di aver avuto paura. Poi uno sguardo su Milano Cortina 2026 con Paolo Ferrara di Terre des Hommes per parlare della mostra "Straordinarie" e di come tante donne, anche nello sport, stanno costruendo l’Italia di oggi lavorando per abbattere gli stereotipi di genere.

In campo con Giulia Aringhieri per scoprire uno sport col sedere per terra: la pallavolo paralimpica. Insieme alle compagne azzurre del sitting volley è campionessa europea in carica e ha già staccato il pass per Parigi 2024. Con lei parliamo di cosa significa giocare “all’altezza di tutti” (disabili e non) e accettare una patologia invalidante – la sclerosi multipla, che in Italia tocca le vite di almeno 130mila persone – anche quando si avrebbe voglia di nasconderla. Poi un salto nel passato con il giornalista Andrea Prandini, che ci parla di “Agitanti che furono”, di Georges Couton e di Rivoluzione Francese.

Al poligono con Andrea Liverani – bronzo a Tokyo 2020 – per scoprire cos’è una competizione “in piedi” se sei paraplegico e perché sparare con la carabina è uno sport molto zen. Poi in Trentino con Giuseppe Ferrandi, per il lancio della mostra “Anelli di congiunzione” che ci accompagnerà fino a Milano Cortina 2026. E qualche suggerimento cinematografico vintage, con un giovanissimo Marlon Brando protagonista della prima pellicola che ha posto l’attenzione sulla disabilità come conseguenza diretta della guerra.

Scendiamo in pista con Martina Caironi. Donna del vento – star dei 100 metri classe T63 (quella degli amputati sopra il ginocchio) – e del salto in lungo classe F63: oro e record del mondo per lei ai Mondiali di Parigi nell’estate 2023 con un balzo da 5 metri e 46 centimetri. Tre paralimpiadi all’attivo: Londra 2012, Rio 2016 e Tokyo 2020, per un totale di 5 medaglie. Con lei parliamo di bipedi, protesi tatuate e capelli arcobaleno. Ma anche di doping involontario, di sport che amplifica ogni esperienza (pure quelle negative), e della fatica fondamentale nel ricercare sempre un equilibrio che sia tanto fisico quanto psicologico. Poi qualche consiglio di lettura col giornalista Giacomo Fasola.

Una chiacchierata con Giulia Terzi – 5 medaglie a Tokyo 2020 – per parlare di nuoto paralimpico, di mamme atlete e del perché Tiziano Ferro spaventa persone col favore delle tenebre. E poi ancora si parla di Agitos – la bandiera paralimpica – e di come le Paralimpiadi sono nate. C’entrano un inglese nato tedesco in un luogo che oggi è polacco e un italiano. Ma no, non è una barzelletta.