Nell’Oceano Pacifico, a 4500 chilometri nord-est dell'Australia, c'è una piccola isola/nazione chiamata Nauru. Misura solo 21 km quadrati, è poco più grande di un campo universitario.
Nel 1798 un capitano inglese di passaggio, il primo occidentale a vederla, la soprannominò Pleasant Island. Quel vecchio nome ora suona crudelmente ironico. Visto dall'alto, Nauru assomiglia a un enorme cappello mangiato dalle tarme: un orribile tumulo di roccia grigio circondato da uno stretto bordo verde di vegetazione.
La popolazione oggi è di circa 12.000 abitanti ed è uno dei paesi meno visitati al mondo. E’ anche uno dei più poveri al mondo. Negli anni '70, però, Nauru si guadagnò la reputazione di essere la nazione più ricca al mondo. La tragica catena di eventi che ha segnato la storia recente di quest’isola, contraddistinta da colonialismo rapace, cattiva gestione e avarizia, può ora servire da lezione per il resto del mondo.