Umberto Pessolano naturalista e direttore del Museo del Fiume ci racconta l'origine del territorio su cui è costruito il complesso di Santa Maria della Pietà.

Umberto Pessolano naturalista e direttore del Museo del Fiume ci racconta l'origine del territorio su cui è costruito il complesso di Santa Maria della Pietà.

Umberto Pessolano naturalista e direttore del Museo del Fiume ci racconta l'origine del territorio su cui è costruito il complesso di Santa Maria della Pietà.

Umberto Pessolano naturalista e direttore del Museo del Fiume ci racconta l'origine del territorio su cui è costruito il complesso di Santa Maria della Pietà.

Umberto Pessolano naturalista e direttore del Museo del Fiume ci racconta l'origine del territorio su cui è costruito il complesso di Santa Maria della Pietà.

Nel 1993 lo psichiatra Tommaso Losavio diventa il direttore per la chiusura del Santa Maria della Pietà. Nel periodo successivo la squadra di Losavio affronta una doppia sfida: chiudere il manicomio e restituire il luogo alla città.

Yvonne Couvert è stata per oltre trenta anni la presidente della cooperativa AElle, che insieme a Il Punto ha promosso e promuove attività per persone con disagi mentali. Yvonne è entrata per la prima volta nel Santa Maria della Pietà nel 1980 e ha visto giorno per giorno la trasformazione del posto: da luogo di segregazione e sofferenza a centro di attività alternative per gli ospiti dei padiglioni. I primi anni è stato molto difficile per cooperative e associazioni lavorare all’interno del Santa Maria della Pietà. Le amministrazioni e parte del personale medico e infermieristico spesso non guardavano di buon occhio il loro operato, lentamente, però, la tenacia e la costanza degli operatori hanno cominciato a dare buoni frutti.

Vincenzo Boatta ha iniziato a lavorare come infermiere dal 1968. Insieme ad alcuni colleghi ha partecipato ad una serie di progetti importanti, ispirati dall’esempio triestino della squadra di Basaglia.

Se un paziente scappasse dall’istituto su chi ricadrebbe la colpa? Un tempo sarebbe ricaduta sugli infermieri, che avevano sia la responsabilità della cura che quella della custodia. Le cose finalmente cambiarono con la legge Basaglia, come racconta l’infermiere Vincenzo Boatta, che per molti anni ha lavorato all’interno del Santa Maria della Pietà.

Tommaso Losavio, psichiatra, e Vincenzo Boatta, infermiere, sono tra coloro che hanno lottato per l’applicazione della legge Basaglia in Italia.

Entrambi hanno lavorato nei manicomi prima della legge 180, quando ancora i pazienti venivano legati e sottoposti a pratiche barbare.