Conversazione settimanale con Giovanna Pajetta.

Si avvia a chiusura il processo che vede coinvolto l'ex presidente Trump, accusato di aver falsificato i bilanci della sua azienda per occultare il pagamento di 130mila dollari alla pornostar Stormy Daniels, comprando il suo silenzio sulla relazione con lei intrattenuta. Molti osservatori ritengono si siano affievolite le aspettative di una condanna, poiché i grandi testimoni dell'accusa, ovvero la stessa Stormy Daniels e l'ex avvocato di Trump, Michael Cohen, sono apparsi personaggi ambigui. I sondaggi peraltro continuano a registrare indifferenza da parte dei potenziali elettori all'esito del processo: il 53% degli interpellati non ha cambiato opinione. Si avvicina la data del primo faccia a faccia tra Biden e Trump, previsto per il 27 giugno, organizzato da Cnn e, su richiesta del presidente, senza pubblico. Biden e le inquietudini dell'elettorato dem: domenica scorsa la cerimonia al Murhouse College si è tenuta senza grandi contestazioni, ma anche senza grandi entusiasmi. Le difficoltà di Biden con l'elettorato giovanile per via della guerra a Gaza. Biden contro la richiesta della Corte penale internazionale di emettere un mandato di cattura nei confronti del premier israeliano Netanyahu: è 'oltraggiosa', secondo il presidente, che contesta l'equiparazione di Hamas e Israele. Il giudice della Corte Suprema Samuel Alito e l'esposizione di una bandiera Usa a testa in giù davanti alla sua casa: un simbolo dei contestatori trumpiani delle elezioni presidenziali del 2020. I deputati dem depositano una mozione di censura nei confronti di Alito, alla vigilia della decisione che la Corte dovrà prendere sulla richiesta di immunità totale avanzata dall'ex presidente Donald Trump. Nikky Haley, la candidata delle primarie repubblicane che in questi mesi ha continuato a raccogliere voti nelle urne malgrado il ritiro dalla corsa presidenziale, annuncia che voterà per Trump