Terra ferma e acqua, solidità e fluidità: le bolle di Magadino sono tutte e nessuna di queste cose. Si tratta di una riserva naturale cantonale sul Piango Piano di Magadino, tra le foci dei fiumi Ticino e Verzasca, e si affacciano sul Lago Maggiore.
Istituita nel ’79, la riserva ospita uno dei nove paesaggi golenali svizzeri di importanza internazionale, cioè lo spazio tra la riva di un corso d'acqua e il suo argine: nè terra ferma nè acqua, oppure entrambe le cose, insieme.
E in effetti questo luogo custodisce molte anime, così come una gran varietà di flora e fauna, spesso protetta, sicuramente amata dagli appassionati. La riserva è l’habitat privilegiato di animali e piante tipici delle zone umide, nonché un luogo di sosta per molte specie di uccelli migratori: tra terra e acqua, in uno scambio continuo e un perenne e naturale mutamento.
Tra stagni, canneti e boschi alluvionali, le Bolle di Magadino coprono una superficie di 660 ettari, suddivisi in tre aree: in due di queste, con rispetto e meraviglia, puoi entrare anche tu.
È un luogo pacifico, di sentieri sconfinati immersi nel silenzio, rotto solo da qualche canto d’uccello e dal fruscio dei canneti, e nasconde in ogni fibra qualche segreto: dalle piante che crescono solo qui alle minuscole ranocchie sul bordo degli stagni, dagli uccelli migratori che capita di avvistare alle fronde degli alberi tagliate dalla luce del sole.
Puoi scegliere di scoprirne ogni angolo grazie alle visite guidate o l’osservazione della fauna, ma puoi anche decidere di passeggiare - o pedalare, in alcune zone - alla cieca, aspettando di essere sorpreso.
Attraverserai canneti su ponticcioli sospesi, troverai torrette e pareti d’osservazione affacciate sulla foce o sugli stagni, e sparsi sul cammino ti imbatterai anche in alcuni pannelli informativi: si tratta dei sentieri didattici, che raccontano alcuni fatti curiosi e affascinanti sul paesaggio e la sua protezione, le specie in estinzione, ma anche gli sviluppi e i cambiamenti del delta.
Qui ogni stagione è affascinante, e raccoglie particolarità tutte sue: in inverno la natura sembra mostrare un’altra faccia: animali selvatici attraversano questi luoghi, lasciando piccole impronte sulla neve fresca. Se sei fortunato, è il momento in cui potresti imbatterti in un cerbiatto.
In primavera, quando la natura si stiracchia ancora, arrivano gli uccelli migratori: è il momento perfetto per fare un po’ di birdwatching. Le Bolle sono state riconosciute ormai da molti anni come centro di inanellamento, cioè come osservatorio di uccelli, e partecipano al progetto di ricerca europeo sulla migrazione d’uccelli.
L’estate, poi, è la stagione in cui si fanno le cose un po’ diversamente dal solito: puoi scegliere la classica visita in riserva, ma è anche l’unico momento dell’anno in cui puoi prenotare un’uscita in barca dal lago e osservare le Bolle da un’altra prospettiva.
Non sono solo un vanto per la Svizzera: ormai dagli anni Ottanta le Bolle hanno aderito alla Convenzione di Ramsar, il primo documento di protezione della natura delle zone umide a livello internazionale.
Insomma, vale la pena vederle: tra terra ferma e acqua, solidità e fluidità, le Bolle di Magadino sono scrigno di moltissima vita.