Mentre Trump celebra il patriottismo economico di Stellantis, l’Italia ne paga il prezzo.
Negli Stati Uniti il gruppo investe tredici miliardi di dollari e assume cinquemila lavoratori; in Italia, invece, taglia, riduce e sospende.
Fabbriche vuote, linee ferme, decine di migliaia di operai in cassa integrazione.
Dopo aver ricevuto dallo Stato oltre diciannove miliardi di aiuti pubblici, l’ex Fiat sposta il suo cuore produttivo oltreoceano.
Trump parla di “Costruire in America, per l’America”.
E l’Italia? Resta la culla del marchio, ma non più la sua casa.
Stefano Becciolini