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La registrazione completa dell'incontro tenutosi a Seneghe il 25 maggio 2023 nell'aula consigliare.
20/04/2019
19/04/2019
19/04/2019
Phill Reynolds, all'anagrafe Silva Cantele, è un odierno cantastorie nato sui colli Vicentini. Dal 2011 - ormai con più di 400 concerti alle spalle - si esibisce sui palchi europei e statunitensi portando la sua voce di deserto a narrare storie d'amore e di rabbia, di luci ed ombre; i suoi live, supportati da grancassa e cembalo in pieno stile one man band, sono ricche esperienze emotive, dove le armonie - come in volo - si librano e cadono in picchiata sulle ali di una raffinata tecnica fingerstyle.
Ha condiviso il palco con grandi artisti del calibro di Eric Andersen, Sigur Rós, Timber Timbre, John Garcia, Micah P. Hinson, Nick Olivieri, Daniel Norgren, Scott Kelly, Jennifer Gentle, Egle Sommacal.
All'attivo due album solisti, tre split ed un demo.
Phill Reynolds, all'anagrafe Silva Cantele, è un odierno cantastorie nato sui colli Vicentini. Dal 2011 - ormai con più di 400 concerti alle spalle - si esibisce sui palchi europei e statunitensi portando la sua voce di deserto a narrare storie d'amore e di rabbia, di luci ed ombre; i suoi live, supportati da grancassa e cembalo in pieno stile one man band, sono ricche esperienze emotive, dove le armonie - come in volo - si librano e cadono in picchiata sulle ali di una raffinata tecnica fingerstyle.
Ha condiviso il palco con grandi artisti del calibro di Eric Andersen, Sigur Rós, Timber Timbre, John Garcia, Micah P. Hinson, Nick Olivieri, Daniel Norgren, Scott Kelly, Jennifer Gentle, Egle Sommacal.
All'attivo due album solisti, tre split ed un demo.
E' uno dei luoghi simbolo della Sardegna quello dove il 10 luglio 2011 ha piantato le tende Paolo Fresu nel suo giro dell'isola in musica con cui ha festeggiando (dal 12 giugno 2011 al 31 luglio 2011) i suoi cinquant'anni: la tappa numero ventinove di “!50” è infatti a Barumini (Medio Campidano), nel sito archeologico “Su Nuraxi”, il più importante monumento della civiltà nuragica. Fra le vestigia di 3.500 anni fa che l'UNESCO ha dichiarato patrimonio mondiale dell'umanità, Paolo Fresu ha incontrato alle 21:30 il chitarrista americano Ralph Towner, autentica icona dello strumento a corde, per riproporre in concerto il frutto della loro riuscita collaborazione, sublimata l'anno scorso nell'album "Chiaroscuro".
Quello tra i due è un sodalizio che unisce due veri e propri mondi sonori. Classe 1940, Ralph Towner nella sua carriera ha spaziato tra jazz, musica classica, folk e world music. Dapprima pianista e compositore, fortemente influenzato in gioventù da Bill Evans, inizia a dedicarsi alla chitarra classica all'inizio degli anni Sessanta. Nel 1968 si trasferisce a New York, entrando a contatto con l'ambiente jazz e diventando membro del Consort diretto dal pioniere della world music, Paul Winter. Qui incontra Paul McCandless, Collin Walcott e ritrova il suo compagno di studi Glen Moore, coi quali fonda nel 1970 i mitici Oregon, gruppo artefice di album di successo in cui si mescolano sonorità folk, musica classica indiana e libera improvvisazione jazzistica.
Nello stesso periodo Towner ha iniziato una ricca e variegata carriera solistica, che, anche grazie alla sua collaborazione con l'etichetta ECM, lo ha portato a lavorare con nomi del calibro di Gary Burton, John Abercrombie, Egberto Gismonti, Larry Coryell, Keith Jarrett, Jan Garbarek e Gary Peacock. È anche apparso in altre formazioni, come ad esempio i Weather Report: il suo cammeo nel brano "The moors" resta tra i momenti più belli di un album memorabile come "I Sing the Body Electric", del 1972.
Lo spirito eclettico e cangiante di Ralph Towner si riflette anche nell'incontro con le sonorità eleganti e profonde di Paolo Fresu: una collaborazione che aggiunge al talento dei due artisti una base comune di jazz, aromi etnici, melodia e improvvisazione capaci di fondersi in un linguaggio originale e moderno fatto di poesia, silenzio e pathos.
Il concerto, con ingresso gratuito, è stato organizzato grazie al contributo e la collaborazione del Comune di Barumini e della Fondazione Barumini Sistema Cultura.
Il festival di poesia Cabudanne de sos poetas – Settembre dei poeti, nato nel 2005, viene realizzato ogni anno nel primo fine settimana del mese di settembre a Seneghe, nella provincia di Oristano.
Il festival si è proposto come suo compito basilare anche il sostegno alla produzione poetica in lingua sarda, considerata nei vari luoghi e situazioni di rapporto col pubblico, dal contesto editoriale alla gara improvvisata dei poeti estemporanei, dalle altre forme di canto tradizionale all’uso della lingua sarda nelle forme più recenti di musica giovanile. I poeti sardi che scrivono in sardo o in italiano presenti al festival sono stati numerosi: Giovanni Dettori, Franco Cocco, Anna Cristina Serra, Alberto Masala, Marcello Fois , Antoni Canu, Gianbernardo Piroddi, Bruno Tognolini, Giulio Angioni, Franco Fresi, Franciscu Carlini, Sergio Garau e altri. La programmazione artistica non si è limitata alla poesia ma ha visto la partecipazione di saggisti, registi, pittori, attori, cantanti, da Giovanni Columbu alla Fondazione Echaurren-Salaris, da Bobo Rondelli a Nada, da Giovanni Lindo Ferretti a Paolo Fresu, a tanti altri.
Il festival di poesia Cabudanne de sos poetas – Settembre dei poeti, nato nel 2005, viene realizzato ogni anno nel primo fine settimana del mese di settembre a Seneghe, nella provincia di Oristano.
Il festival si è proposto come suo compito basilare anche il sostegno alla produzione poetica in lingua sarda, considerata nei vari luoghi e situazioni di rapporto col pubblico, dal contesto editoriale alla gara improvvisata dei poeti estemporanei, dalle altre forme di canto tradizionale all’uso della lingua sarda nelle forme più recenti di musica giovanile. I poeti sardi che scrivono in sardo o in italiano presenti al festival sono stati numerosi: Giovanni Dettori, Franco Cocco, Anna Cristina Serra, Alberto Masala, Marcello Fois , Antoni Canu, Gianbernardo Piroddi, Bruno Tognolini, Giulio Angioni, Franco Fresi, Franciscu Carlini, Sergio Garau e altri. La programmazione artistica non si è limitata alla poesia ma ha visto la partecipazione di saggisti, registi, pittori, attori, cantanti, da Giovanni Columbu alla Fondazione Echaurren-Salaris, da Bobo Rondelli a Nada, da Giovanni Lindo Ferretti a Paolo Fresu, a tanti altri.
Il festival di poesia Cabudanne de sos poetas – Settembre dei poeti, nato nel 2005, viene realizzato ogni anno nel primo fine settimana del mese di settembre a Seneghe, nella provincia di Oristano.
Il festival si è proposto come suo compito basilare anche il sostegno alla produzione poetica in lingua sarda, considerata nei vari luoghi e situazioni di rapporto col pubblico, dal contesto editoriale alla gara improvvisata dei poeti estemporanei, dalle altre forme di canto tradizionale all’uso della lingua sarda nelle forme più recenti di musica giovanile. I poeti sardi che scrivono in sardo o in italiano presenti al festival sono stati numerosi: Giovanni Dettori, Franco Cocco, Anna Cristina Serra, Alberto Masala, Marcello Fois , Antoni Canu, Gianbernardo Piroddi, Bruno Tognolini, Giulio Angioni, Franco Fresi, Franciscu Carlini, Sergio Garau e altri. La programmazione artistica non si è limitata alla poesia ma ha visto la partecipazione di saggisti, registi, pittori, attori, cantanti, da Giovanni Columbu alla Fondazione Echaurren-Salaris, da Bobo Rondelli a Nada, da Giovanni Lindo Ferretti a Paolo Fresu, a tanti altri.
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